Skip to content

Canzoni d’altri tempi “Come pioveva”

come pioveva
Siamo abituati ad ascoltare Come pioveva! nelle versioni di Achille Togliani o Luciano Tajoli ma l'autore e interprete originale è Armando Gill, al secolo Michele Testa

Come pioveva! – Armando Gill – 1918

Siamo talmente abituati ad ascoltare Come pioveva! nelle versioni di cantanti come Achille Togliani o Luciano Tajoli che sorprende non poco il riascolto della versione del suo autore e interprete originale, Armando Gill, al secolo Michele Testa.

Nella sua interpretazione il sottile velo di nostalgia e di malinconia per il tempo che passa e che si porta via le occasioni perdute è molto meno marcato di quanto faranno invece molti altri interpreti negli anni a venire alle prese con Come pioveva!

Oggi ve la presenta il nostro Manuel Ferreira

 

 

 

C’eravamo tanto amati
Per un anno e forse più
C’eravamo poi lasciati
Non ricordo come fu

Ma una sera c’incontrammo
Per fatal combinazion
Perché insieme riparammo
Per la pioggia, in un porton

Elegante nel suo velo
Con un bianco cappellin
Dolci gli occhi suoi di cielo
Sempre mesto il suo visin

Ed io pensavo ad un sogno lontano
A una stanzetta d’un ultimo piano
Quando d’inverno al mio cuor si stringeva
Come pioveva, come pioveva

“Come stai?” le chiesi a un tratto
“Bene, grazie”, disse, “e tu?”
“Non c’e’ male” e poi distratto
“Guarda che acqua viene giù”
“Che m’importa se mi bagno
Tanto a casa debbo andar”
“Ho l’ombrello, t’accompagno”
“Grazie, non ti disturbar”
Passa tempo, una vettura
Io la chiamo, lei fa, “No”
Dico, “Via, senza paura
Su montiamo”, lei montò

Così pian piano io le presi la mano
Mentre il pensiero vagava lontano
Quando d’inverno al mio cuor si stringeva
Come pioveva, come pioveva

Ma il ricordo del passato
Fu per lei il più gran dolor
Perché al mondo aveva dato
La bellezza ed il candor

Così quando al suo portone
Un sorriso mi abbozzò
Nei begli occhi di passione
Una lacrima spuntò

Io non l’ho più riveduta
Se è felice, chi lo sa
Ma se è ricca, o se è perduta
Ella ognor rimpiangerà

Quando una sera in un sogno lontano
Nella vettura io le presi la mano
Quando salvare ella ancor si poteva
Come pioveva, così piangeva

 

—.—-

Il Messinese Emanuele Ferrara, in arte Manuel Ferreira, è un tenore autodidatta messinese, che grazie al suo registro vocale molto duttile, riesce ad interpretare brani di musica leggera, classica, napoletana e lirica. La sua voce è aperta, metallica nelle note intermedie, e sfocata nei registri alti.
Dà il meglio di se nella canzone napoletana classica e nelle arie liriche recitative.”

 

 




Condividi questo post