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La scomparsa di Edward O. Wilson. Un grande scienziato con una visione profonda che andava ben oltre la biologia

Edward Osborne Wilson
Lascia un’eredità di enorme importanza, e non solo in sociobiologia e mirmecologia

Qualche giorno fa avevamo recensito la riedizione italiana di Biofilia – il nostro legame con la naturaun libro scritto da Edward Osborne Wilson negli anni ’80 e che resta attualissimo, oggi ci giunge la notizia della scomparsa di questo gigante 92enne della biologia mondiale. 

 

https://youtu.be/fcXQfuRq2Pw

 

A darla così sulla sua pagina Facebook è l’entomologo Piotr Naskrecki dell’Harvard University e biologo della conservazione al  Parque Nacional da Gorongosa in Mozambico: «Un giorno tristissimo (ndr il 27 dicembre 2021) Ho appena scoperto che il mio eroe, mentore e amico, Prof. Edward O. Wilson è morto, tranquillamente nel sonno la scorsa notte. Sto ancora elaborando la notizia ma è certo che la sua caldissima presenza nelle scienze biologiche mancherà tantissimo».

Lo scienziato statunitense Harald Nowak, commenta: «Lascia un’eredità di enorme importanza, e non solo in sociobiologia e mirmecologia. La sua enfasi sulla diversità e il suo valore è una visione profonda che va ben oltre la biologia. Continuerò a consigliare le sue opere e la sua mente rimarrà sempre con noi». 

Secondo il fotografo naturalista italiano Emanuele Biggi, «Abbiamo perso una delle più grandi menti del nostro tempo. Anche io sono triste per la grande perdita». Wilson è considerato il fondatore della sociobiologia e della psicologia evolutiva e ha sviluppato le basi della moderna conservazione della biodiversità. Ha ricevuto molti dei premi più importanti del mondo come riconoscimento della sua ricerca e del suo attivismo ambientale, compresi due premi Pulitzer per i suoi libri The Ants (1990, con Bert Hölldobler) e On Human Nature (1978). Nel 2007 ha ricevuto il TED Prize in 2007, dove ha articolato il concetto di Encyclopedia of Life, e nel 2013 la Hubbard Medal, il più alto premio come esploratore della National Geographic Society.

Ricordiamo questo grande pioniere della scienza con un passo di un suo libro: «Ogni specie è un piccolo universo in se stesso, diverso da tutti gli altri a causa dei suoi geni, anatomia, comportamento, ciclo vitale, ruolo nell’ecosistema; un sistema indipendente, creato nel corso di una storia evolutiva, complesso oltre la nostra immaginazione.

Ogni specie merita che i ricercatori le dedichino la loro carriere e che poeti e storici la celebrino. Nulla di minimamente simile può essere detto su un protone o un atomo di idrogeno. In poche parole, reverendo, questo è il più forte e il più trascendente argomento morale, fornito dalla scienza per sostenere il bisogno urgente di salvare la Creazione». (fonte greenreport.it)

 




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