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Filosofie della Natura – Per l’avvenire del Pianeta Terra

filosofia
Ciascun uomo è dunque “antico quanto l’umanità”

Si è concluso lo scorso 22 febbraio, con la lectio tenuta da Emanuele Coccia, il ciclo di conferenze (18.01.2021/22.02.2021) Filosofie della Natura-Per l’avvenire del Pianeta Terra, organizzate da Palazzo Ducale e trasmesse sul Canale YouTube.
Un ciclo di seminari che ha visto la partecipazione di intellettuali e studiosi tra i quali Sergio Givone, intervenuto lo scorso 8 febbraio con “Pensare al tempo del Covid”.

Fil rouge della kermesse, il ritorno a una a una filosofia della natura, della physis, che riprende le elaborazioni e le speculazioni dei primordi esordi del pensiero occidentale, al fine di trarne linfa per una contemporaneità in cui pandemie, surriscaldamento globale, estinzioni, crisi demografiche sono evidenze che mostrano la necessità di un ripensamento critico. La filosofia si pone in ascolto del nostro tempo, restituendoci visioni e suggestioni utili a immaginare e a progettare il futuro su questa Terra.

Conclude la serie di incontri trasmessi sul canale YouTube di Palazzo Ducale la lezione “La vita di tutte le specie” del Professore Emanuele Coccia, docente presso l’École des hautes études en sciences sociales di Parigi. Al centro delle riflessioni dello studioso il famoso mito platonico di Prometeo ed Epimeteo (contenuto nel dialogo Protagora), un racconto che mostra come le risorse attribuite da quest’ultimo alle diverse specie non obbedisca a rigorosi criteri di uguaglianza e generi, assieme alla biodiversità, anche ingiustizia.

Gli animali sono dotati di risorse fisiche delle quali l’uomo, “scalzo, inerme, scoperto”, non è in possesso. A partire dall’orizzonte della disuguaglianza interspecifica si intravede però una possibilità: sopperire al danno commesso dal dio. Come?

Ci penserà Prometeo, autore del furto dei furti: egli ruba il fuoco agli dei. Il fuoco rappresenta la tecnica attraverso la quale, assieme alla politica –come precisa Coccia– l’uomo potrà esprimere la superiorità sulla specie animale. È attraverso delle concettualizzazioni antiche e mitiche che si riaffaccia la possibilità di ripensare il rapporto uomo-natura, pur nella consapevolezza che di quest’ultima l’essere umano è parte, nonostante vi abbia stabilito dei rapporti di forza, che alla lunga hanno rivelato l’impossibilità di uscire indenni da relazioni di mancata salvaguardia reciproca. Autore tradotto in ben 11 lingue, con il suo La Vie des Plantes, Coccia illumina con l’idea di un’unica vita, che cambia forma, tratto specie, una vita che è “archivio delle vite passate e future”. Ciascun uomo è dunque “antico quanto l’umanità”.

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