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Caro De Luca, non c’è solo La Paglia ….

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sono convinto che Cateno De Luca debba tornare in prima fila per l’organizzazione dei controlli, stimolando e dando l’esempio

Oggi il Sindaco di Messina, nel suo video quotidiano, parla anche di La Paglia, dell’Asp, della sanità siciliana gestita (sic !) da Razza e Musumeci.

Caro Direttore, non posso dargli tutti i torti se non quello di aver contribuito anche lui all’elezione di Musumeci a Presidente (non governatore) della nostra regione.

 

 

 

Ma veniamo al dunque.

E’ lampante che il colore rosso per la Sicilia, nella cartina pandemica, sia alle porte e credo che solo la furbizia di chiudere decine e decine di comuni abbia permesso alla nostra regione di restare al limite del colore arancione.

Per la rafforzare le misure Musumeci solo ora (forse in modo strumentale) cerca di aprire una paio di terapie intensive a Palermo tralasciando, come sempre, la provincia di Messina che, ricambiata, non lo ama: ancora i posti letto di Barcellona esistono solo sulla carta !

Furbizie alle quali siamo abituati come insegna la “proroga” che riguarda La Paglia.

Tutti aspettiamo con ansia l’apertura del 26 aprile: i ristoratori, i lavoratori dello spettacolo e della cultura, noi cittadini.

Anche io attendo ma con un misto di gioia e di paura.
Si, caro Direttore, anche di paura !

E’ vero che rispetto l’estate scorsa ora c’è il vaccino ma questo, da solo, non basta a tranquillizzarmi.

Il lungo, straziante elenco quotidiano di morti e la consapevolezza dello stress cui è ancora sottoposto il sistema ospedaliero mi fanno paura e l’arrivo dell’estate mi fa temere il “liberi tutti” che lo scorso anno ci ha fornito solo ulteriori lutti e sofferenze: altro che ripresa economica e ritorno alla vita !

Non mi è dato sapere, anche se lo spero, se il 26 aprile troverà la Sicilia in giallo.

Il Presidente Draghi ed il Ministro Speranza hanno parlato di “rischio calcolato”: si tutti, per motivi economici o di salute mentale, abbiamo bisogno di tornare a vivere se pur con le precauzioni basilari ed il rispetto scrupoloso dei protocolli.

Ed è quì che nasce il problema.

Se è vero che gli italiani, ed anche i messinesi, nella loro maggioranza stanno affrontando la pandemia in modo consapevole e civile è anche vero che bastano pochi gruppi di bulletti, di #ioapro a prescindere, di irresponsabili a mandare tutto alla malora, anche grazie ad un Sistema Sanitario Nazionale bistrattato e tradito nel suo spirito e di quella maledetta riforma che ha negato il valore “nazionale” del servizio per accontentare i ceti politici regionali e la loro bramosia ed arroganza ….

A fronte di tutto questo credo che occorra dispiegare un “controllo” meticoloso, costante e severo su tutto il territorio e per questo, attraverso le colonne del giornale, chiedo un ulteriore sforzo alle forze dell’ordine ed alla polizia urbana.

Non amo i “Sindaci sceriffi” ma sono convinto che Cateno De Luca debba tornare in prima fila per l’organizzazione dei controlli, stimolando e dando l’esempio: se lo farà non potremo escludere i suoi “colpi di teatro(lui è fato così), ma a fronte di una maggiore garanzia sono disposto anche a sentire le sue urla …

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