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80° anniversario dello Sbarco Alleato in Sicilia

Sbarco Alleato_MessinaWebTv_Cronaca
Il recupero della memoria storica familiare che diviene memoria collettiva nell' evento storicamente 1943.

Partecipato nell’Aula Cannizzaro dell’Università degli Studi di Messina,  l’incontro “ Storicamente 1943” – 80° anniversario dello Sbarco Alleato in Sicilia promosso dall’associazione Beni culturali Sicilia sezione di Messina col patrocinio del Comune di Messina e la collaborazione dell’Università della terza età, della Biblioteca regionale Universitaria di Messina Giacomo Longo,  dell’associazione Famiglie dei caduti e dispersi di guerra, del Museo etnoantropologico I Ferri du Misteri di Castanea, del Museo del ‘900.

A moderare l’incontro l’avv. Silvana Paratore che ha affermato come scopo della manifestazione sia la trasmissione della memoria storica, elemento fondamentale per l’identità individuale e collettiva. In una era, ha aggiunto la Paratore,  protesa al futuro e all’innovazione che arranca sul sentiero del passato e dei ricordi, importante è non lasciare nel dimenticatoio il sacrificio di chi, con le sue azioni coraggiose e disinteressate, ha contribuito a creare un pezzo della storia che oggi viviamo.

A porgere i saluti istituzionali per l’ amministrazione comunale,  l’ Assessore alla pubblica istruzione dott.Massimo Finocchiaro che ha sottolineato la valenza educativa dell’ evento volto a stimolare il percorso di valorizzazione dei luoghi della Memoria. A seguire sono intervenuti: il Presidente regionale della Bc Sicilia dott. Alfonso Lo Cascio che ha illustrato il fine statutario del movimento di opinione Bc Sicilia che opera per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali consapevole che i beni storici, artistici, archeologici, monumentali, paesaggistici, ambientali sono da preservare e valorizzare in quanto patrimonio identitario tramandato da chi ha abitato il territorio e nell’interesse delle future; il prof. Basilio Maniaci presidente di Unitre che ha reso una toccante testimonianza nel documentario mandato in onda a conclusione evento; l’ arch. Franco Gerbasi direttore del Museo etnoantropologico I Ferri du Misteri di Castanea uno dei luoghi in cui sono state girate delle scene del cortometraggio; il prof. Angelo Caristi direttore del Museo del ‘900 che ha fornito un prezioso contributo per i progetti video; Giuseppe Cugno Presidente dell’ Associazione famiglie dei caduti e dispersi di guerra. Insigni i relatori intervenuti all’incontro . A prendere la parola per primo il Presidente della Federazione di Messina dell’Istituto del Nastro Azzurro fra combattenti decorati al valor militare prof. Biagio Ricciardi che si è soffermato sulla famiglia Ricciardi tra il terremoto e le due guerre illustrando in modo dinamico e concreto il passato della sua famiglia dopo il terremoto e durante le guerre in una città Messina che ha sofferto ed in un periodo in cui si parla di armi e di guerra con una certa facilità.  A seguire è intervenuta la Presidente della Biblioteca regionale Universitario G. Longo dott.ssa Tommasa Siragusa che ha incentrato il suo intervento sulla guerra in casa di Sicilia .

 Genesi e post epilogo nell’80 anniversario affermando come imperversi nel mondo, una mentalità  bellicistica con un numero sempre crescente di morti, di distruzioni avverso cui bisognerebbe advenire  a seri trattati di pace tra le forze belligeranti perché la guerra è follia e va bloccata. Ripudiare la guerra conformemente a quanto disposto dall’ art. 11 della Cost. A concludere gli interventi il prof. Antonio Baglio docente di Storia contemporanea dell’ateneo messinese che si è soffermato sulla difesa della città fantasma”: Messina nel secondo conflitto mondiale. Interessante l’ analisi delle vicende militari svoltesi a Messina e l’indagine sulla situazione della popolazione costretta a vivere nei vari rifugi antiaerei; sulle operazioni di sfollamento nelle campagne e in provincia, di quelle famiglie che ebbero la possibilità di lasciare la città bersagliata per cercare riparo in luoghi ritenuti più sicuri; e ancora sul ruolo delle autorità e del partito nazionale fascista durante gli anni della guerra. Sottolineata l’importanza di riconsiderare l’utilizzo del patrimonio bellico, di beni materiali come rifugi, ricoveri antiaerei, bunker, accanto ai monumenti ai Caduti delle due guerre mondiali o ai forti militari, il cui recupero può assumere una significativa valenza sia sul versante della riappropriazione dell’identità storica che in termini di promozione culturale e fruizione turistica. La restituzione alla città di testimonianze dell’ultima guerra e la loro rifunzionalizzazione come poli museali – come nel caso virtuoso del Ricovero Cappellini adibito a Museo di Messina nel Novecento – si pone nell’ottica della salvaguardia di una memoria storica preziosa, a perenne monito della tragedia di ogni conflitto, coinvolgendo le giovani generazioni attraverso l’attivazione di percorsi didattici con le scuole e rivolgendosi a quel segmento di turismo culturale interessato alla seconda guerra mondiale, come anche alla più generale storia e identità messinese.Applausi per  la prof.ssa Sabrina Patania presidente BC Sicilia sezione di Messina che ha, con passione, descritto il documentario Racconti di Guerra ed il cortometraggio Messina 1943 della durata di 25 minuti  totalmente girato con l’utilizzo di un iPhone12 in cui ad interpretare i vari ruoli e personaggi sono state delle personalità del territorio da Simone Cappello a Antonello Di Buono, a Francesco Irrera, a Francesca Acacia, a Franca Scalabrini, a Giuseppe Minuto e Maria Cappello, non attori professionisti nella vita ( tranne due) ma interpreti capaci di suscitare e trasmettere emozioni al numeroso pubblico presente. Presenti all’ evento il Vicecomandante del supporto logistico della Marina Militare di Messina ( Marisuplog Messina) capitano di Fregata Sesto Grandi; il Ten. Col. Domenico Oppedisano Capo ufficio operazioni, addestramento ed informazioni del 5° Rgt Fanteria Aosta, il Tenente Antonio Valente del Gruppo aeronavale della Guardia di Finanza di Messina; Padre Giovanni Amante della Parrocchia ortodossa di San Giacomo Maggiore di Messina che ha ricordato il bisogno di aiuto del popolo ucraino e l’ importanza di concepire l’ amore in modo oblativo. L’ evento proseguirà nel pomeriggio con la lettura di brani tratti dai fronti di guerra ucraino e del secondo conflitto mondiale a cura della dott.ssa Simonetta Pisano e la proiezione anche al cinema lux dei due lavori ( documentario e Cortometraggio Messina 1943) diretti da Sabrina Patania che nascono dai racconti dei nonni, da una memoria storica familiare divenuta memoria collettiva. Il ricavato della vendita dei biglietti del cinema sarà devoluto a sostegno del popolo ucraino .

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