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A Ibiza lo stipendio c’è ma non basta per l’affitto

ibiza
Storie di giovani messinesi che trovano lavori ben pagati nell'isola delle Baleari ma non possono permettersi gli affitti troppo alti

Sono tantissimi i giovani che ogni anno,in vista dell’estate,si allontanano dal proprio Paese per cercare all’estero guadagni e posti di lavoro .

Soprattutto le Isole Baleari,Ibiza e Formentera, sono mete non solo di grande turismo ma anche speranza per chi cerca occupazione .

Tanti i gruppi di messinesi che, ogni anno, raggiungono Ibiza con uno zaino  in spalla e tanti sogni nascosti nelle tasche dei jeans.

Ma mai come quest’anno è facile trovare lavoro, i siti di ricerca lavoro su Ibiza pullulano di richieste: pizzaiolo, cameriere, barman, lavapiatti, addetto alle pulizie, bagnini. E chi più ne ha più ne metta.

Tutto lo stipendio per una stanza in affitto

Il tutto ha però un grandissimo rovescio della medaglia.

Come ci raccontano infatti Francesca, Elvira, Mykola, Daniel e tanti altri che fanno parte della vasta comunità messinese, paradossalmente quest’anno il lavoro lo trovi in un lampo e puoi arrivare a guadagnare anche 1.800 euro con le ricche mance ma poi quando vai a cercare una stanza o una casa per vivere è come cercare di ottenere un miracolo .

L’ isola è full e i proprietari delle case arrivano ad affittare una camera matrimoniale al costo di 1.600 euro ( annuncio denunciato giorni fa dai giornali locali) .

Ma questo è un eccesso troppo visibile. Normalmente una stanza per un lavoratore non si trova a meno di 600 euro, prezzo in questo momento introvabile.

Dopo i due anni di pandemia e di problemi economici,i prezzi (già normalmente alti).

Quindi, tranne che per Mykola che ha la mamma che lavora da anni a Ibiza e ha la propria casa, molti dei  ragazzi messinesi stanno per ritornare nella bella città dello Stretto. Forse andranno verso altri paesi, dove il mercato immobiliare non sia  come ad Ibiza e Formentera assolutamente inavvicinabile.

Intanto gli imprenditori dell’isola  continuano a far fare turni estenuanti ai lavoratori che resistono sperando che arrivino nuovi colleghi. Sapendo che questo è solo l’ inizio di una “Temporada” 2022 (stagione) che deve ancora cominciare .

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