Il Messina apre il 2023 ospitando la Virtus Francavilla; la squadra peloritana vuole archiviare il più in fretta possibile la prima parte della stagione per provare ad inseguire una salvezza molto complicata ma non impossibile.
E allora, anno nuovo allenatore nuovo: via Auteri dentro Raciti, l’uomo che nello scorso campionato ha compiuto il miracolo salvezza dei biancoscudati (supportato da una campagna acquisti di livello). La prima prova ha dato esito positivo: una vittoria sudata e una prestazione più che sufficiente hanno strappato l’applauso convincente del pubblico presente al “Franco Scoglio”.
I Peloritani sono a caccia di una vittoria che manca dal 6 novembre. Sei le sconfitte maturate tra coppa Italia e campionato. Auteri, dimissionario a pochi giorni dalla pausa natalizia, lascia una squadra senza identità, senza gioco e demotivata. La società chiama Enzo Raciti, chiamato assieme al secondo Daniele Cinelli a guidare l’Acr nel girone di ritorno. I vertici stanno operando anche sul fronte mercato: in settimana è arrivato Ermanno Fumagalli (schierato subito titolare) quarantenne estremo difensore che porta con sé l’esperienza di oltre 700 gare da professionista.
Gli ospiti viaggiano nella zona media della classifica, forti dei 25 punti conquistati praticamente solo nelle partite casalinghe.
Inizio griffato Messina, pericoloso con Catania che si accentra in area, prova il tiro ma viene respinto dalla difesa.
All’8 ci prova Murilo con un tiro rasoterra da fuori area, bravo Fumagalli a distendersi e deviare in angolo. Dieci minuti dopo arriva il vantaggio del Messina: Curiale approfitta di una ripartenza per servire Balde, l’ivoriano scocca un destro vincente dalla lunetta che trafigge l’ex Avella e porta in vantaggio i suoi. È 1-0 per il Messina e primo gol della stagione per l’attaccante.
Passano un paio di minuti e il Messina rischia di raddoppiare con un tiro di Catania che proprio Avella riesce a neutralizzare con un intervento miracoloso. Sempre Catania protagonista di un fallo sospetto ricevuto in area di rigore pugliese, ma l’arbitro decide di lasciar correre nonostante le veementi proteste dei padroni di casa. Altro fallo reclamato al 42′ su Fumagalli che rischia rilanciando su Patierno, la spina nel fianco della difesa biancoscudata. Il primo tempo si chiude con il vantaggio del Messina.
La seconda frazione di gioco si apre con un doppio cambio voluto da Calabro per ravvivare la manovra offensiva della Virtus Francavilla. E in effetti le scelte risultano azzeccate. I primi dieci minuti della ripresa sono tutti a favore degli ospiti, che si affacciano diverse volte nell’area di rigore del Messina: al 3′ con il colpo di testa di Patierno sventato dalla difesa; al 4′ Maiorino ci prova dalla distanza ma non vede la porta; Murilo ci prova prima al 7′ con un tiro sa fuori che sibila il palo alla sinistra di Fumagalli, poi all’8 con una girata in acrobazia. Il gol ospite è nell’aria e alla fine, puntuale, arriva al minuto numero 13: cross dalla sinistra di Maiorino, sul quale si fionda Patierno con una colpo di testa micidiale, imprendibile per Fumagalli, e fa 1 – 1. Pochi minuti dopo Minelli commette due ingenuità che gli costano 2 cartellini gialli e, quindi, l’espulsione: è questa la svolta della partita. Nonostante i cambi di Calabro, il Messina prende coraggio, proponendo un 4 – 2 – 4 super offensivo, con gli inserimenti di Zuppel e Grillo a supporto di Catania e Curiale. Ma il gol peloritano arriva da centrocampo al 36′: lo firma Fofana, che concretizza un’azione iniziata da una palla rubata in pressing da Curiale, e finita con il suo destro rasoterra su intelligente sponda di Zuppel. Per l’ivoriano e per tutta la squadra è un momento di pura gioia, condivisa con i tifosi della curva che aspramente hanno fatto percepire il loro malumore nelle scorse settimane, non risparmiando accuse e insulti pesanti rivolti ai giocatori.
La partita si conclude con gli ultimi tentativi della Virtus Francavilla, tutti vanificati dalla retroguardia messinese.
Il Messina vince, soffrendo, e conquista tre punti d’oro, dopo due mesi esatti dall’ultimo successo.