L’Acr Messina si presenta alla sfida contro la Gelbison con la voglia di conquistare i tre punti: una vittoria contro una (presunta!) diretta concorrente alla salveza significherebbe cominciare un campionato diverso da quello disputato fino ad ora, che ha fruttato appena 4 punti, ripartiti in una vittoria ed un pareggio. Solito 3-4-3 con Angelini, Camilleri e Ferrini a difendere la porta di Daga. Fofana e Marino in mediana, esterni Napoletano e Fazzi. In attacco Balde, Catania e Curiale.
La prima occasione del match è della Gelbison al 12′, con il tiro di Faella che dal limite dell’area prova a impensierire il portiere biancoscudato, che non ha invece grandi problemi a fare sua la sfera. Dalla parte opposta, il Messina ci prova con una buona azione individuale di Catania, il cui tiro finisce di poco a lato. Al 30′ gli ospiti di riaffacciano nell’area peloritana con Faella, il più attivo dei suoi, con un tiro raccolto dal cross di De Sena che finisce tra le braccia del portiere di casa.
Quattro minuti più tardi bella parata in acrobazia di Daga che interviene di riflesso sul velenoso cross di Papa.
Nel secondo tempo è il Messina a mostrarsi più propositivo, già nei primi minuti e con i nuovi cambi che rinfrescano un centrocampo apparso imballato. La prima azione è di Konate, appena entrato, che duetta con Fofana, ma la conclusione finisce fuori dallo specchio della porta. Al 6′ è Fornito a impegnare Daga con un tiro da fuori pericoloso. Due minuti più tardi è Ferrini a combinare un guaio: dopo una scivolata mal riuscita, spiana la strada a Faella che tutto solo fallisce il gol del possibile vantaggio ospite grazie anche all’intervento provvidenziale di Camilleri.
Al 34′ tocca a Versienti scuotere i suoi: da poco entrato in campo, l’esterno d’attacco prova un destro da lontano che costringe agli straordinari l’estremo difensore della Gelbison.
Al minuto 41, fallo di Konate che causa un calcio di punizione per gli ospiti: sul pallone si avventa Fornito che piazza un bellissimo tiro a giro per il vantaggio della Gelbison. Uno a zero al minuto 86 e pubblico imbufalito. Non succede niente altro fino alla fine dei 5 minuti di recupero concessi.
Il Messina ora deve iniziare ad allarmarsi.