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Aggredito il presidente di Confcommercio Carmelo Picciotto

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L'imprenditore voleva sedare una lite tra ragazzi davanti al suo locale a Piazza Duomo

Stava tentando di dividere un gruppo di ragazzini che erano venuti alle mani dopo una lite, ma lo hanno picchiato provocandogli diverse ferite. Carmelo Picciotto, presidente di Confcommercio ha subito un’aggressione, ieri sera, davanti al suo locale a Piazza Duomo. L’imprenditore ha riportato un trauma cranico. La prognosi di 5 giorni, rivedibili dopo il risultato della tac.

“Quanto accaduto ieri – ha dichiarato il direttore di Confcommercio Gianluca Speranza – è un fatto gravissimo, che dovrebbe far riflettere ognuno di noi. Viene da pensare che forse ad essere educati al rispetto della legge e della persona umana dovrebbero essere i genitori. Ad essere colpito ieri non è stato solo un imprenditore che cerca di svolgere con grande fatica il proprio lavoro, ma un uomo profondamente innamorato della propria città. In questi anni, attraverso la Confcommercio, ha cercato di rendere migliore in termini di sicurezza, opportunità e qualità della vita”.

La solidarietà delle associazioni di categoria

Fipe Confcommercio, Flai, Clai, UPLA CLAAI, PMI, ALCES, Assoristoratori, FAPI CESAC, SADA CASA ARTIGIANI, Confagricoltura, FIOTT hanno espresso vicinanza al presidente di Confcommercio .

“Quanto accaduto –hanno dichiarato – rappresenta un fatto di una gravità inaudita, che testimonia oltretutto il rischio che ciascuno di noi corre solo esercitando il proprio mestiere. Da anni ormai chiediamo maggiore sicurezza nel centro storico. Ma il problema non sono certo i controlli. Se un fatto del genere è accaduto in una piazza centralissima dove erano presenti diverse pattuglie delle forze dell’ordine, vuol dire che qualcosa non ha funzionato e che adesso più che mai è necessario fare rete perché il centro storico torni ad essere un luogo di divertimento sicuro, per chi lo frequenta e per chi ci vive e ci lavora. Ora più che mai necessario fare rete con la convocazione di un tavolo tecnico che riunisca tutti i soggetti coinvolti. Ora più che mai è necessario agire a monte, tra i ragazzi e le loro famiglie, diffondendo sempre più la cultura della legalità e del rispetto della persona umana e della cosa pubblica”.

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