Ore difficili, pesanti da fare scorrere dopo l’inattesa sconfitta di Sant’Elia.
Per lo staff dirigenziale, tecnico, il gruppo atlete, forse i momenti più bui dall’inizio dell’avventura nella seconda categoria nazionale. Neppure quando a muovere la classifica non si riusciva in alcun modo, potendo solo immaginare di giocarsela con le avversarie decisamente più attrezzate. Che poi, nei fatti, solo Roma e Martignacco abbiano davvero messo sotto le ragazze di Marco Breviglieri, non fa che aumentare i rimpianti per qualche tie-break di troppo (l’andata, in casa, contro S.Elia e la trasferta di Perugia) e qualcun’altro di troppo perso (Vicenza e Montecchio in trasferta ed in successione), ma soprattutto, per i tre set letteralmente regalati a S.Elia nell’incredibile pomeriggio vissuto al “PalaIaquaniello”. Poche ore a disposizione per smaltire, il rischio di essere ancora con la testa alla domenica passata, in preda alle scorie e ai fantasmi capaci di far perdere il sonno ad affezionati e addetti ai lavori. A complicare la situazione, una motivata Perugia, ultima in classifica ma reduce dal rotondo successo (3-0) del “PalaPellini” contro la comunque sorprendente Soverato. Ed, invece, Akademia Messina, nella serata del Polivante della Cittadella Universitaria, c’è e la vittoria netta 3-0 (25-22 / 25-21 / 25-15) su Perugia, diretta concorrente nella corsa per la salvezza finale, lo dimostra, passando da una prestazione convincente e che lascia ben sperare si riesca, già nell’immediato futuro, a trovare quella continuità imprescindibile, d’ora in avanti, per centrare con maggiore serenità gli obiettivi stagionali. Starting six per Messina con Muzi in regia, suo opposto Ebatombo, centrali Catania e Martinelli, laterali Martilotti e Robinson, liberi Faraone e Ciancio. Allenatore Marco Brevigliari. Perugia in campo con Manig in regia, suo opposto Giudici, centrali Agbortabi e Negri, Pasce e Salinas schiacciatrici, libero Bosi. Allenatore Guido Marangi.
Warm up dai nervi tesi, accompagnato dallo sguardo ben augurante di una vecchia conoscenza di casa, già con largo anticipo presente sugli spalti, con esemplare compostezza e con lo sguardo fisso, concentrato su ex compagne e nuove protagoniste di un’avventura alla cui conquista ha contribuito in larga misura: Michela Pisano, il libero della promozione in A2 che la doppia finale play-off, proprio contro Perugia, non riuscì a giocarsela a causa di un brutto infortunio. “E’ un gran piacere essere qui stasera a tifare ancora Messina” – esordisce Michela. “Penso che da quella panchina non me ne sia mai andata e spero un giorno di ritornarci e rappresentare ancora una volta la città di Messina. E’ una grande emozione ritrovarmi a dover affrontare un’altra partita seppur seduta in tribuna questa volta. Però è come fossi ancora lì in panchina ad aiutare le mie compagne e a sostenerle comunque vada. Secondo me c’è la possibilità di salvarsi e loro ci credono. Non vedo come non ci sia la possibilità di riuscirci. Per stasera sono un po’ scaramantica e non dirò nulla; però sono certa che le ragazze faranno una grande partita e tiferò per Messina”. E così è stato perché, eccezion fatta per il primo parziale contrassegnato da tanti errori, da una parte e dall’altra, con due squadre contratte e in preda alla paura matta di sbagliare, la gara l’ha sempre condotta Messina dando sempre la percezione, anzitutto con il nuovo innesto, la posto 4 statunitense Madelyn Robinson (14 pt: 13 att., 1 ace, 45% di efficienza), e l’MVP del match, Aurelia Ebatombo (23 pt: 18 att., 3 ace, 2 muri, 62 % di efficienza), di controllare la gara e di poterla chiudere senza patemi di sorta. Anche il muro e la seconda linea hanno retto bene l’urto contro i piani d’attacco di Candela Sol Salinas (11 pt: 10 att., 1 muro, 48 % di efficienza), nazionale argentina sotto tono rispetto al proprio repertorio, e dell’opposto Lucija Giudici (14 pt.: 13 att., 1 ace, 35 % di efficienza), davvero pericolosa solo nel primo parziale. Riuscito anche l’impiego del doppio libero con Giorgia Faraone in campo, con Messina in battuta, e Sara Ciancio di rimpiazzo in fase di ricezione (69 % di efficienza – 16 palloni ricevuti ed un solo errore).
Hanno diretto l’incontro i signori Antonio Gaetano (1° arbitro) e Danilo De Sensi (2° arbitro).