Volley – Serie A2/f – Akademia Messina vs Anthea Vicenza 2-3 (21-25 / 23-25 / 27-25 / 25-17 / 17-19)
Nel giorno in cui ci si attendeva un pronto riscatto dopo il netto 3-0 subito in esterna a Martignacco, Akademia Messina fallisce la possibilità di riavvicinare in classifica proprio Vicenza. Abili le ospiti a difendere oltre misura su ogni pallone e in ogni centimetro del campo, attaccando sul tempo e negli spazi le avversarie, acquisendo con qualità, ma anche assistite dalla fortuna degli audaci, quell’ulteriore lunghezza nel bottino di sicurezza accumulato sull’inseguitrice.
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Finisce esattamente come nel girone di andata, con le venete avanti di due set e Messina ad inseguire, riagguantare per poi cedere nel momento decisivo, con la differenza che, stavolta, Vicenza ha dovuto sudare non poco per avere ragione, e solo ai vantaggi, di un avversario a cui è mancata solo un pizzico di cattiveria sportiva per aggiudicarsi quanto meno i due punti messi in palio in caso di successo al tie-break.
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Peseranno probabilmente, sull’economia globale del match, da un lato l’uscita anzitempo dalla contesa della francese Ebatombo (1pt: 1 attac. – efficienza in attacco del 7%), migliore realizzatrice del torneo di Messina e sostituita nel primo set (11-17) per far posto a Barbara Varaldo (11 pt: 10 attac. – 1 ace – efficienza in attacco del 33%), brava a farsi trovare pronta sin da subito nel fornire un prezioso contributo alla causa, e dall’altro l’infortunio di Jessica Panucci (9 pt: 7 attac. – 1 ace – 1 muro – efficienza in attacco del 50% / 14 ricezioni con un’efficienza del 21 %), costretta alla resa fisica dopo aver dimostrato di poter contare e tanto negli equilibri di Vicenza. E se il titolo di MVP se l’è portato a casa Lisa Cheli (16 pt: 8 attac. – 3 ace – 5 muri – efficienza in attacco del 57 %), decisiva nei momenti più delicati del confronto, menzione d’onore per Madelyn Robinson, top spiker del match (27 pt: 21 att. – 4 muri – 2 ace – efficienza in attacco del 48 %) e protagonista di una gara di grande generosità, coraggio e grinta da vendere, lì davanti, ma anche in ricezione dove si è ben difesa con un’ottima percentuale di positività (46%), dietro solo alla compagna Giorgia Faraone (61%) e all’avversaria Silvia Formaggio (50%), di mestiere specialiste in questo fondamentale. Subito alle sue spalle Valentina Martilotti (45%), capace di far male sportivamente alle avversarie 18 volte con 5 ace, 1 muro e 12 attacchi vincenti (efficienza in attacco del 34 %). A proposito di ace, ne mette a segno 5 anche Valentina Mearini con un servizio float incisivo e di difficile lettura. Saranno 13 i suoi punti alla fine (4 attac. – 4 muri – efficienza in attacco del 44 %), capace, insieme all’altra compagna di reparto, Melissa Martinelli (15 pt. – 9 att. – 4 muri – 2 ace – efficienza in attacco del 43 %), di passare più volte con colpi di evidenziatore fluo sulla prestazione delle centrali.
Una menzione a parte per la coppia arbitrale la cui lettura di alcuni episodi chiave – come il doppio tocco non sanzionato alle ospiti sul finire di tie-break – non ha pienamente convinto.