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Amministrative, Croce: “La Città metropolitana dello Stretto è la mia visione di città”

Le idee di Maurizio Croce per Messina_MessinaWebTv_Amministrative2022
Ponte e area integrata dello Stretto al centro dell'evento di questa sera con i Governatori di Sicilia e Calabria, Musumeci e Occhiuto

Dobbiamo iniziare seriamente a parlare di Città dello Stretto, guardando alle due sponde, siciliana e calabrese“.

Maurizio Croce ha parlato dal palco di Piazza del Popolo davanti a due testimonial d’eccezione questa sera: il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci e il Governatore della Calabria, Roberto Occhiuto. Lo ha fatto ina una sorta di “comizio tematico” che è stato presentato proprio come “Città dello Stretto”. Ad una settimana dal voto, i due esponenti del Centrodestra hanno lanciato Croce in questi ultimi, fondamentali giorni di campagna elettorale e ribadito una comune visione strategica dell’area dello Stretto.

“La Città metropolitana dello Stretto – ha detto Croce – è il progetto della mia visione di città. Per questo stasera ho voluto fortemente incontrare i due presidenti di Sicilia e Calabria. Le politiche dello Stretto – ha ribadito – sono le politiche di Messina e della Regione Calabria. Ma solo attraverso un’interazione e una valorizzazione dell’area dello Stretto si può immaginare un rilancio turistico per le due regioni”.

E se si parla di Stretto di Messina, si parla anche di ponte, soprattutto in una coalizione che ne ha fatto una vera e propria missione. “ll ponte non è solo un collegamento stabile tra due sponde – ha detto Musumeci – ma la possibilità di definire una strategia di protagonismo del Sud Italia del Mediterraneo. E la strategia non può che partire dalla Calabria e dalla Sicilia, attraverso un patto interregionale che chiami alle proprie responsabilità anche il governo nazionale”. E anche sull’area integrata dello Stretto, il Governatore siciliano chiama in causa Roma. “Sono tante le sinergie che devono essere attivate fra le due realtà. Il problema – ha dichiarato – è che serve una regia nazionale. Se non abbiamo definito con Roma una prospettiva a medio e lungo termine il nostro lavoro può risultare vano. Ecco perchè noi vorremmo, dopo le elezioni di Messina, aprire davvero un tavolo con l’Esecutivo nazionale, che si chiuda in tempi ragionevoli, per disegnare una programmazione a dieci anni”.

“Il ponte è un’infrastruttura strategica che diventa anche volano per le altre infrastrutture che mancano sia in Calabria che in Sicilia”, ha rincarato Roberto Occhiuto. “Le nostre due regioni possono essere davvero la porta dell’Europa nel Mediterraneo, nel momento in cui il Mediterraneo, anche per questa sciagurata guerra, diventa la parte del mondo più votata a svilupparsi e a produrre energia. Il ponte – ribadisce il Governatore calabrese – è un’infrastruttura ritenuta strategica più dall’Europa che dall’Italia purtroppo. E diventa ancora più importante adesso. Così come è importante che Calabria e Sicilia sviluppino insieme una serie di azioni politiche e amministrative utili a intercettare i flussi di sviluppo che da qui a qualche anno si realizzeranno per il Mediterraneo”.

Ma non solo di ponte sullo Stretto si è parlato stasera. C’è il voto tra un settimana. Ci sono avversari da battere, un’amministrazione uscente da cui prendere le distanze. A farlo, dal palco, è soprattutto il candidato sindaco. “Negli ultimi anni – ha detto Croce – in questa città abbiamo perso civiltà e democrazia. E’ il momento di dare una svolta. Lo dobbiamo soprattutto a noi stessi”.

“Questa piazza è bellissima – ha aggiunto – ma le va restituito il decoro che merita, così come a Messina. Chi ci ha amministrato ci ha isolato solo per egoismo politico. E isolandoci ci ha reso deboli. Io voglio il dialogo: il rispetto per le istituzioni per me è sacro.

Maurizio Croce ha chiuso il suo intervento con una citazione di Carmine Colella: “Nel momento in cui inizi a insultare il tuo avversario, dimostri di non avere più argomenti da opporgli”. Ogni riferimento è decisamente voluto.

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CALABRIA

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