Skip to content

Amministrative, Programmi/4: Salvatore Totaro

amministrative-programma-4-salvatore-totaro_MessinaWebTV_Amministrative-2022
La "cura" per Messina del candidato sostenuto da UCDL e Futuro Trasparenza e libertà

Un programma in 15 punti sintetizzati in appena 5 pagine quello del candidato di UCDL, Salvatore Totaro. Non un libro dei sogni aveva spiegato in conferenza stampa, ma obiettivi concreti da realizzare con impegno.

Disabilità

Vogliamo rendere la Città vivibile da tutti, senza esclusione alcuna, prevedendo l’adeguamento di edifici pubblici e scuole al fine di consentire un accesso agevole ai diversamente abili. Intendiamo incentivare le attività commerciali ed artigianali attraverso agevolazioni fiscali. Vogliamo permettere ai bambini con disabilità di poter usufruire di giochi “destinati”. Intendiamo realizzare “aziende di apprendimento” in aree naturali mediante l’istituzione di “Fattorie didattiche”, grazie alle quali inculcare già ai giovanissimi l’amore e la tutela dell’ambiente . Vogliamo rendere le spiagge luoghi da raggiungere facilmente anche se si è diversamente abili.

Sport e cultura

Il nostro intento è quello di rendere Messina una città attrattiva valorizzandone il patrimonio, favorendo i musei di tradizione popolare, programmando la realizzazione di manifestazioni culturali e sportive non solo nel centro città, ma anche nelle periferie. Attraverso il censimento di tutti gli impianti sportivi della città concederemo spazi e immobili inutilizzati alle associazioni socio-culturali, artistico-musicali e sportive locali permettendo una maggiore ed efficace diffusione della cultura artistica e di quella sportiva fondate sul motto “mens sana in corpore sano”. Lo “Sport è salute”, quindi ci attiveremo per il totale recupero di tutti gli impianti disponibili, comprese le palestre comunali annesse agli Istituti scolastici, al fine di incrementare il numero di atleti “amatori” di ogni età e di tutte le discipline sportive diffondendo il più possibile la “cultura sportiva”. Soprattutto, riteniamo che affidare la gestione di specifici impianti sportivi alle Federazioni sia un valore aggiunto, che può portare “indotto” alla città, recuperando pubblico non solo locale, ma proveniente da ogni regione d’Italia, grazie all’impegno di tante società, alcune delle quali gareggiano a livello nazionale (Tennis-tavolo per citarne una). Pertanto, verranno ristrutturati tutti gli impianti sportivi della città, compresi lo Stadio Celeste, i palazzetti sportivi e gli impianti di atletica leggera “Ex-GIL” (Gioventù Italiana Littorio) e “Cappuccini”, in maniera tale da poter dare in affidamento alle società sportive impianti efficienti e sicuri per tutti, operatori e utenti. Avvieremo la ristrutturazione ed il recupero della Villa Dante con ripristino di tutte le attività sportive praticabili al proprio interno, ed il riutilizzo dell’area destinata agli spettacoli. Favoriremo il potenziamento della pratica sportiva in tutte le ville del comune di Messina con la possibilità di poter inserire all’interno di esse uno spazio dedicato ad un’area fitness, un’area gioco per i bambini, una per famiglie ed anziani, una per i cani e, ove possibile, creare spazi destinati alla concessione a privati che vogliano intraprendere lì una attività sportiva dilettantistica. Possibilità di “sviluppo” con la partecipazione ed il patrocinio del Comune per l’adesione a bandi europei, nazionali, regionali, provinciali e comunali destinati alla riqualificazione sportiva e culturale di zone periferiche degradate. Riqualificazione della zona “lago di Ganzirri” attraverso la promozione di manifestazioni sportive (canottaggio, automobilismo ed altro). Riporteremo l’automobilismo a Messina, disciplina che diverrà un volano attrattivo, riproponendo la storica “10 ore notturna di Messina”. Progetteremo in maniera sportiva e culturale la “Passeggiata a mare”, donando un “usufrutto” sportivo e culturale a tutta la cittadinanza. Daremo massima disponibilità allo sviluppo sportivo scolastico dei nostri ragazzi tramite l’apertura di tutti i centri sportivi comunali per l’accesso scolastico mattutino e per lo svolgimento delle gare dei centri sportivi giovanili.

Patrimonio

Inizieremo con un censimento delle case popolari, per sapere da chi e a che titolo sono occupate; dai beni comunali inutilizzati, dandoli in gestione ad associazioni e/o privati con l’ intento di valorizzarli e creare possibilità lavorative e/o aggregative e sociali. Provvederemo al recupero delle scuole dismesse per permettere una migliore e più comoda fruizione (limitando gli spostamenti) delle attività scolastiche oppure destinare i locali ad uso sociale. Avvieremo la “Sburocratizzazione” delle pratiche per la richiesta di occupazione di suolo pubblico contenendo al massimo o azzerando i tempi di concessione delle autorizzazioni.

Ambiente e arredo urbano

Sarà nostro impegno garantire il decoro urbano e la fruibilità delle aree verdi cittadine; daremo in gestione i parchi urbani ai privati garantendone sempre l’accesso gratuito. Oltre a facilitare ai privati la possibilità di adottare le aiuole cittadine e favorire gli orti urbani proporremo iniziative come “adotta il tuo marciapiede”, sgravando le aziende da oneri fiscali comunali e permettendo di migliorare i nostri spazi pubblici con la collaborazione dei privati, agevolando gli stessi e la comunità. Prevediamo l’aumento dei fondi per lo spazzamento, trovando anche soluzioni di collaborazione con soggetti privati. Vogliamo volgere un occhio anche agli amici a quattro zampe, creando un canile sanitario comunale ed un cimitero per gli animali.

Turismo

Per rilanciare il turismo è necessario attuare una migliore gestione del patrimonio storico culturale da affidare, per esempio, a soggetti privati o associazioni anche mediante una sinergia con le autorità portuali. Giusto per avere una idea , parliamo dell’Antiquarium, degli scavi nel cortile di Palazzo Zanca, dei Forti, delle antiche Chiese abbandonate (come quella di Mili) e tanto altro ancora da scoprire o da riscoprire; ovviamente anche il rilancio, la valorizzazione e la promozione del nostro Museo Regionale, troppo spesso dimenticato. Una breve sintesi, non esaustiva, perché le idee sono tante , elenchiamo alcuni punti del Programma che vorremmo realizzare:

– Creazione di vari info point turistici per la promozione turistica, anche con (eventuale) utilizzo di pullman comunali per escursioni all’ interno del nostro territorio.

– Elaborazione di percorsi turistici comunali ed intercomunali (rendendo maggiore visibilità al Museo Regionale ), previa interazione con gli Uffici Provinciali del Turismo, i quali comunicheranno date di eventi e attività attrattive varie previsti nei Comuni della Città Metropolitana, da proporre ai Tour Operator e, durante il periodo scolastico, da proporre anche ai vari Istituti di Istruzione, per diffondere tra i giovani la conoscenza del Territorio a cui appartengono.

– Creazione di un Albo solo Comunale delle Guide Turistiche (estrapolato dal più generale Albo Regionale), con conferimento d’incarico direttamente dai Comuni, ove possibile; prevedere, inoltre, corsi di aggiornamento periodici su quanto previsto al punto di cui sopra per una migliore organizzazione dei percorsi turistici.

Deburocratizzazione dei procedimenti amministrativi di tutti gli uffici interessati, per l’apertura e l’ ammodernamento di strutture ricettive e/o ricreative ; agevolare e diffondere i c.d. “Musei Aperti” e gli “Alberghi Diffusi”.

– Censimento ( a cura delle Circoscrizioni Territoriali che hanno conoscenze approfondite del territorio) e riapertura di siti non più fruibili o mai fruiti, ad es. la Torre di Torre Faro (conosciuta come il “Castello di Garibaldi”) da adibire a Museo del Mare permanente, con mostra di utensili e attrezzature antichi e moderni caratteristici dell’ Attività della Pesca; i vari Forti e Fortezze, antiche Chiese, etc….

– Istituzioni di check point d’accesso per i siti culturali di interesse, prevedendo anche un minimo introito per la visita , da utilizzare per la manutenzione e il decoro dello stesso.

– Promuovere e incentivare l’attività di Pescaturismo e di Mini Crociere nello Stretto che interessino le due sponde, la siciliana e la calabrese ( es. Scilla e Cariddi; Messina e Reggio)

Promuovere e incentivare percorsi ecologici nei Monti Peloritani e nei Monti Nebrodi – Riorganizzare una felice “convivenza”, nell’ottica di una migliore fruizione, della coltura millenaria dei mitili, esistente nel Lago di Ganzirri, con la pratica dell’attività sportiva, anche agonistica, di Canottaggio, ivi svolta, da diverse Associazioni Sportive.

Far rivivere la ex zona Fieristica e/o la ex Area Seaflight , organizzando annualmente dei Festival, come, per esempio, un “Festival Internazionale del Mare” che coinvolga attori e registi di cortometraggi di tutto il Mondo, che abbiano come protagonista il Mare e/o altri tipi di Eventi internazionali, come un Salone Nautico.

– Promuovere la valorizzazione dei nostri prodotti artigianali attraverso la “Fiera del gusto”.

– Promuovere la conoscenza delle antiche lavorazioni artigianali, attraverso la “Fiera delle antiche tradizioni della lavorazione artigianale manuale” che ci faccia scoprire le antiche arti, per es., dell’ uncinetto, del chiacchierino, le decorazioni di tessuti, la lavorazione delle ceramiche, del ferro, del legno , etc…) Tutte queste iniziative rappresentano uno spunto di riflessione da cui partire senza dimenticare che possono essere svolte nelle varie zone della Città, da Nord a Sud.

Impresa

“Se c’è impresa c’è lavoro e il lavoro porta benessere”. Proporremo la creazione di incentivi “Io resto a Messina”, per permettere ai giovani di iniziare una attività imprenditoriale nella propria città. Partendo dall’azzeramento totale nell’immediato, per recuperare i periodi di crisi ancora in atto, sostenere le imprese con una progressiva diminuzione della tassa di occupazione del suolo pubblico anche per il futuro. Snellire la burocrazia con interventi mirati come l’ abolizione dell’ autorizzazione per le insegne o il “silenzio assenso” automatico nel caso di superamento dei tempi massimi previsti per il rilascio di una qualsiasi autorizzazione. La creazione di nuove aree mercatali nelle zone periferiche. Ogni commerciante/artigiano avrà diritto al pass gratuito per la ZTL.

Macchina comunale

Vogliamo riorganizzare i Dipartimenti comunali, il “quadro” dipendenti e dirigenti, abbattere gli sprechi eliminando società partecipate superflue e rimodulando i Consigli di Amministrazione ad Amministratore Unico. Intendiamo incentivare l’utilizzo di energie rinnovabili per le strutture del Comune, abbattendo così i costi di consumi energetici ed istituire un Dipartimento comunale per reperire finanziamenti europei. Realizzeremo l’apertura di uno sportello permanente “ Idee e progetti” per permettere a tutti i Cittadini di proporre iniziative e attività.

Spiagge

Recupero del water-front con investimento privato, riqualificazione delle spiagge territoriali con servizi per le spiagge libere e la presenza di assistenti bagnanti.

Viabilità

Rendere efficiente ed efficace la viabilità. Potenziamento dei servizi pubblici per incentivarne l’utilizzo e migliorare i collegamenti con le periferie, riducendo il traffico cittadino. Creazione di una agenzia di trasporto a fini turistici e non “Metro-mare” utilizzando i pontili esistenti. Installazione di macchine automatiche per il pagamento “self” di parcheggio in ZTL, con tariffe ridotte per brevissime soste. Riqualificazione dei villaggi zona nord e richiesta di eliminazione del pedaggio “Ponte Gallo”-Messina nord.

Periferie

Non esistono cittadini di serie A e di serie B; le periferie e i villaggi, che vivono la “distanza”, devono essere supportati maggiormente rispetto al centro città; nei villaggi saranno necessari nuovi presìdi istituzionali che garantiscano i servizi essenziali, permettendo anche ad essi di essere rivalutati imprenditorialmente ed evitando il fenomeno della de-popolazione.

Fattoria didattica

Nel contesto naturale del territorio comunale si possono impegnare ettari di spazi verdi per la creazione di “Fattoria didattiche” o “City-Farm”, che possono ospitare asini, pony, conigli, pecore, capre, lama oltre a numerose specie di volatili da cortile come galline, tacchini, oche, pavoni, anatre, tutti costantemente monitorati dall’autorità sanitaria affinché vivano in condizioni di salubrità e igiene. Fin dall’inizio, l’Amministrazione Comunale, oltre al fine ricreativo potrà promuovere all’interno della fattoria molteplici iniziative volte a favorire il contatto e l’interazione con gli animali e con la natura in genere, diffondere la conoscenza e promuovere un rapporto sostenibile con la natura. Inoltre, potranno essere attivati progetti in collaborazione con le scuole. Infine, la piantumazione di impianti arborei diversificati e caratterizzati dalla coesistenza di specie sia arboree che arbustive potrà ridare a Messina la nomea di “città giardino” della Sicilia. Nello specifico, il percorso “Fattoria urbana” permetterà ai ragazzi di avere un contatto diretto con gli animali, sviluppando le loro capacità inter-relazionali, creando legame con il territorio e, nel contempo, migliorando qualità motorie e funzioni fisiologiche in maniera spontanea; I giovani potranno sperimentare attività di orientamento spazio-temporale e coltiveranno la cultura ecologico-ambientale. Non ultime, potranno essere sperimentate nuove forme di attività ludico amatoriale per i soggetti più svantaggiati.

Porto Franco

Ad ogni tornata elettorale il tema si ripropone al pari della presenza di Morgana nelle rive dello Stretto, vale a dire con un misto di evanescenza, intangibilità e leggenda. Ma il “Porto franco” è molto più di una chimera; esso è un diritto negato alla nostra Città dal 1951. Dopo la nascita dell’Unione europea la creazione di nuove aree di porto franco è impossibile, eccezion fatta per quelle che godono di tale prerogativa anche se ancora dormienti. Nei territori dello Stato italiano, in tale peculiarità ricadono Messina, Bari e Napoli, ma vista la singolarità siciliana rappresentata dal Porto franco di Messina questo diventa nettamente più prezioso rispetto agli altri. Stando ai nostri studi, il problema tecnico inerente la promulgazione del Decreto attuativo del Porto franco di Messina consiste in uno “scarico” di responsabilità tra Stato italiano e Regione siciliana, con la seconda che rimprovera al Governo centrale la mancanza del Decreto attuativo e il primo, invece, che dichiara la Regione siciliana, inadempiente perché dal ‘51 ad oggi non avrebbe, mai, redatto e comunicato l’elenco di materie prime, fondanti per l’economia dell’isola, per le quali il regime di Porto franco vada interdetto. Mentre questa sterile diatriba va avanti da oltre mezzo secolo la Sicilia tutta, ma in particolare Messina, si vede privata di un diritto che da secoli, ancor prima dell’invasione italiana, appartiene alla nostra città e che in essa ed in tutta l’isola ha sempre generato profonda ricchezza. È nostra ferrea intenzione prendere una posizione netta ed inesorabile circa la questione in essere, esercitando tutte le pressioni che la “Clavis et Custodia” della Sicilia può esercitare, al fine di costringere Regione siciliana e Stato centrale a compiere il loro dovere generando così una ricaduta tangibile sulla ricchezza e l’occupazione nei territori messinese e siciliano.

Restituzione immediata della Falce alla città

Zancle, era il nome con cui i Siculi battezzarono la nostra Città quando la fondarono, prima che Anassila, convertisse il suo nome in Messina in onore delle sue origini. Questo fatto, che meriterebbe di essere approfondito e conosciuto da ogni cittadino messinese, è esplicativo circa il viscerale rapporto che ha sempre legato la Città alla sua Zancle (falce in lingua Sicula), mai esistette Messina senza la sua falce, mai esistette la falce senza la sua Messina. Ascoltando queste parole col pensiero soggiogato dal vivere il nostro tempo, tutto ciò appare come una fandonia, un becero gioco di parole o come un concetto mistico difficile da recepire, ma in realtà non è niente di tutto questo. Basta provare a chiudere i nostri occhi e aprire quelli dei nostri avi per capire che l’accesso alla “falce” per loro era scontato quanto lo è per noi, oggi, quello al viale San Martino o a Piazza Cairoli o qualsivoglia zona della quale fruiamo quotidianamente. Purtroppo, già troppe generazioni di Messinesi si son dovute arrendere ad un varco, ad un “limes” invalicabile, ad un altolà che strazia mente e anima e priva la cittadinanza di uno dei suoi diritti inalienabili quello di godere del suo territorio. Territorio, tra l’altro, che rappresenta un’area di estremo pregio, non solo per la suggestiva collocazione, ma anche per la mole di reperti ricadenti nell’area, alcuni dei quali tristemente giacciono preda dell’incuria e del passare inesorabile del tempo. Ma è giunto per Messina ed i messinesi il tempo di ricongiungersi alla propria falce, affinché ciò possa rappresentare il riscatto e possa tornare ad essere una fonte di ricchezza per la collettività. L’area ben si presta alla realizzazione di un terminal degno di questo nome, di strutture turistiche ricettive per i crocieristi, di approdi per la nautica da diporto, alla creazione di un parco archeologico e monumentale; ma anche alla realizzazione di un museo del mare sfruttando il “Forte del Salvatore”, e nella sommità dello stesso di una terrazza panoramica sulla città, e molto altro ancora.

Indipendenza energetica

Messina, così come tutta la Sicilia, è vittima da decenni di una piaga lungi dall’essere risolta, la penuria d’acqua. La questione pare un fatto tristemente scontato per un’isola e ad una prima e superficiale analisi sembra che il popolo siciliano debba “farci il callo” e conviverci. Ma addentrandosi nel merito ci si rende conto che in realtà nell’Isola “Madre del Mediterraneo”, non è l’acqua a scarseggiare, bensì le condotte idriche, spesso insufficienti, senza manutenzione e ridotte a colabrodi. Infatti, tale dissesto è causa di una rete idrica che giace in condizioni di precarietà totale e, spesso, di latitanza assoluta degli enti di gestione. Il rifacimento dell’impianto idrico cittadino, se affrontato con pragmatismo e lungimiranza, può divenire anche una preziosa risorsa dal punto di vista energetico. Il pretesto potrebbe essere l’input per cominciare a condurre Messina verso un’indipendenza energetica che, passo dopo passo, con dedizione e programmazione, potrebbe rappresentare il valore aggiunto del vivere nella nostra Città e nell’attrarre in essa investimenti importanti, tali da generare un afflusso di capitale pregiato. L’esempio su come sfruttare la forza della natura, senza influire negativamente su essa, ci arriva da oltre oceano: nella città di Portland (Oregon-USA), e non solo, sono state realizzate ed installate speciali turbine ad uso idroelettrico, del tutto integrabili alle condutture idriche cittadine. Il sistema, detto “Lucid Pipe Power System”, rimpiazza alcuni tratti esistenti della tubatura tradizionale alimentata a gravità. Quando l’acqua scorre fà ruotare una turbina ad asse verticale, che è collegata ad un generatore elettrico all’esterno del condotto. Gli ingegneri che hanno ideato il progetto spiegano che le mini turbine riescono a svolgere il lavoro senza diminuire la portata idrica. Insieme ad un piano regolatore che favorisca il sorgere di impianti fotovoltaici in ogni struttura verticale e che vada ad individuare altre risorse a bassissimo impatto ambientale, poter sfruttare la rete idrica potenziata da turbine rappresenta una “base portante” per rendere Messina e la Sicilia libere di sfruttare le proprie risorse naturali, in modo da proteggere e tutelare la Gloria, la Magnificenza e Bellezza della nostra Città e della nostra Madreterra.

Digitale e tecnologia

Il digitale dovrebbe essere al servizio dell’analogico che è insostituibile, il digitale non dovrebbe essere l’esclusione dell’essere umano in quanto lavoratore, dovrebbe inoltre semplificarne la vita, invece i fondi vengono gestiti male e dirottati verso aziende già strutturate ma prive di aspetti realmente migliorativi se non al fine di togliere manodopera. La proposta è quella di creare un ambiente di consulenza reale, che possa sia richiedere caratteristiche ben precise per accedere ai bandi, quindi cercare di rende più accessibili i fondi, sia essere uno strumento di accelerazione per le imprese digitali, dove la tecnologia realmente migliora la vita lavorativa dei titolari e dei lavoratori e crea nuove oppurtunità lavorative e occupazionali

Condividi questo post