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Amministrative, programmi/5: Maurizio Croce

Maurizio Croce
C'è lo sviluppo economico al primo punto del programma di Maurizio Croce. 16 punti per 17 macro tematiche sintetizzate in 25 pagine

“Non c’è libertà senza economia”: inizia con una citazione di Margaret Thatcher il programma elettorale del candidato a sindaco del centrodestra Maurizio Croce. Anche se la citazione corretta della Lady di ferro sarebbe “Non ci può essere libertà se non c’è libertà economica” (fonte: Il sole 24 ore).

Il programma di Croce inizia, senza preamboli, con il primo punto: sviluppo economico. E continua con altri sedici punti, per un totale di 17 macro tematiche su 25 pagine. All’interno delle varie sottosezioni le linee programmatiche della visione del candidato di centrodestra per Messina.

I punti del programma di Maurizio Croce

  1. Sviluppo economico
  2. Turismo
  3. Politiche sociali
  4. Sport
  5. Cultura e spettacoli
  6. Riorganizzazione amministrativa e decentramento
  7. Tecnologia, sviluppo e sostenibilità
  8. Efficienza energetica ed energia sostenibile
  9. Sviluppo sostenibile e governo del territorio
  10. Riqualificazione e rigenerazione urbana
  11. Progetti green innovation
  12. Ciclo sostenibile dei rifiuti
  13. Mobilità urbana sostenibile
  14. Periferie e villaggi
  15. Politiche educative e scolastiche
  16. Politiche agricole e ambientali
  17. Verde urbano

1. Sviluppo economico

Nel programma si legge: «Alla soglia della preannunciata chiusura dei rubinetti erogativi dei redditi di cittadinanza, e dopo aver attraversato un controverso periodo di disattenzione verso l’imprenditoria italiana da parte del governo nazionale, ci si deve porre come obiettivo primario il rilancio delle economie locali, unica via di uscita da questo periodo di lunga crisi. È per questo motivo che una particolare attenzione va focalizzata su quanto sarà possibile fare per il nostro territorio messinese.»

In quest’ottica, quindi, la prima proposta di Croce è la creazione di un servizio di informazione attraverso il quale cittadini e aziende potranno accedere a tutte le informazioni necessarie per avvicinarsi ai vari mercati e le formule di finanza agevolata (contributi a fondo perduto, finanziamenti, incentivi) disponibili.

La seconda proposta per questa macroarea è la creazione dei distretti, (agglomerati di imprese) utili a sviluppare le relazioni fra produttori e consumatori. Tale misura permetterà, si legge nel programma, una sburocratizzazione del sistema economico di riferimento e, in base alle direttive ministeriali ed europee, beneficiare di fondi e agevolazioni

Nella visione di sviluppo economico del territorio di Croce rientrano le attività di marketing territoriale, in cui coinvolgere sia gli enti pubblici che imprese private, da declinare attraverso:

  • la comunicazione web, un’area digitale (portale web, giornale online o web tv) in cui viene raccontato il territorio;
  • la creazione di un portale di e-commerce comunale in cui far convergere beni e servizi presenti sul territorio;
  • l’organizzazione di eventi «originali e unici» (un premio cinematografico, uno sportivo, uno ambientalista) «di cui tutti i giornali italiani e del mondo parlerebbero (a costo zero in termini di budget pubblicitario)».

C’è poi, tra le linee programmatiche:

  • La creazione di un sistema di accoglienza portuale croceristico integrato: «un hub in grado di offrire al turista un prodotto messinese fatto di eccellenze enogastronomiche, tradizioni e cultura. Vanno inoltre sviluppati dei percorsi turistici in grado di attrarre l’attenzione del crocierista che notoriamente non si trattiene nella nostra città».
  • La scuola di antichi mestieri: «per mantenere, valorizzare e diffondere le antiche, pratiche e sostenibili arti che hanno fatto dell’Italia e, in particolare, del nostro territorio, un’eccellenza nel Mondo. Un luogo dove anziani e giovani possono trovare uno spazio di condivisione oggi sempre più raro e difficile».
  • Silver economy (basata sul potenziale d’acquisto delle persone anziane). «L’integrazione della fascia cosiddetta “silver” – dice il programma –  a vantaggio del mondo giovanile interessato in progetti start-up, risulta essere di fondamentale supporto vista la possibilità di condividere le esperienze ed i vissuti»

2. Turismo

Per promuovere il turismo il programma del candidato di centrodestra prevede azioni di breve, medio e lungo periodo.

Tra le azioni di azioni di breve periodo c’è la promozione di un brand turistico, la creazione di un portale di destinazione e l’attività sui social, centri di accoglienza turistica nella città, formazione degli operatori, pianificazione degli eventi, tourist card e la creazione di un’applicazione per smartphone.

Nella strategia di medio periodo: «stabilire strategie di co-marketing con Taormina, cercando di rendere attraente la destinazione Messina su due asset: cultura e shopping con la realizzazione nel centro storico messinese (Via S.Cecilia- Piazza Duomo) dello “luxury shopping streets”».

Le Azioni di lungo periodo riguardano il turismo nelle isole Eolie per: «utilizzare la notorietà dell’arcipelago per promuovere Messina, dato che queste isole si trovano proprio all’interno della provincia. Gli strumenti dovranno essere quelli dei social e degli influencer».

Sarà il compito dell’assessorato al Turismo (il cui ruolo nella giunta di Croce è affidato a Ciccio Rella, assessore designato al Turismo e alle Attività produttive) dovrà collaborare in stretta simbiosi con i Beni Culturali, infrastrutture (logistica e trasporti), attività produttive, transizione ecologica e ambientale, grandi eventi, spettacoli e sport.

Tre progetti sono considerati attrattori turistici: porticcioli turistici nei pressi di “Fiumara Guardia” e “Paradiso”; un campo da golf da realizzare nella zona di Castanea; un “Parco dei Peloritani” con percorsi tematici.

3. Politiche sociali

«La “centralità della persona” nel sistema degli interventi e dei servizi sociali – si legge nel programma – sarà la guida della nostra azione politico-amministrativa.»

Il programma prevede delle linee programmatiche declinate sulle diverse categorie più fragili: minori, diversamente abili, anziani, “area tossicodipendenze”, “area dipendenze altrimenti quantificabili”, disabilità mentali.

Per quanto riguarda i minori, «il dilagante fenomeno della devianza e del disagio giovanile – dice il programma – impongono interventi urgenti per il contenimento e la prevenzione con interventi mirati tipo: qualificate misure di sostegno alla genitorialità e di tutela dei diritti dei minori, che devono essere rispettati nella loro specificità di persone, aiutati nella loro crescita, difesi da violenze fisiche psicologiche e da abusi sessuali».

Contro «l’isolamento sociale a cui i nostri giovani sembrano essere destinati», nella visione di Croce luoghi per l’aggregazione sociale e per il tempo libero soprattutto nei villaggi, una collaborazione con le varie Agenzie Educative, del Centro di Giustizia minorile, del Centro Territoriale per l’impiego e del Volontariato «al fine di promuovere azioni congiunte, sia nel fenomeno della dispersione scolastica attraverso il supporto didattico o in alternativa indirizzando verso percorsi formativi dell’extra-scuola per accompagnamento all’inserimento lavorativo, sia nel facilitare la relazione e l’inclusione nel gruppo tra pari».

«L’azione della amministrazione comunale sarà incentrata a migliorare la qualità della vita dei diversamente abili». Gli strumenti individuati da Croce sono diversi: dall’assistenza domiciliare integrata e sociale (ADI e SAD) al tempo libero ed attività ricreative, al potenziamento dei servizi socio-riabilitativi diurni, a progetti educativi individualizzati per l’acquisizione delle abilità socio-lavorative di concerto con gli Enti e le Istituzioni interessate dalla questione.

Per gli anziani, che «rappresentano una ragguardevole percentuale di presenza della popolazione anche nella fascia ulta sessantacinquenne», il programma intende potenziare la rete degli aiuti attraverso un programma di assistenza domiciliare e pensare alla attivazione di percorsi di teleassistenza e telemedicina.

Per l’“Area tossicodipendenze” il programma prevede «l’attivazione di programmi di informazione giovanile utili ad effettuare una congrua politica della prevenzione».

Sportelli di ascolto anche per l’“Area dipendenze altrimenti qualificabili”, in grado di accogliere in termini di aiuto quanti affetti da patologie ludopatiche ed alimentari, «esponenzialmente aumentate dopo l’emarginazione sociale causata dalla pandemia».

L’Area disabilità mentali «(con particolare riferimento all’area dell’autismo)» intende fornire «centri diurni dedicati alle disabilità mentali di ogni ordine e fascia di età; ad oggi – dice il programma – il sistema prevede assistenza diretta fino ai 18 anni, poi tale compito viene demandato quasi integralmente ai movimenti associazionistici che si vedono tuttavia deboli rispetto alla problematica in termini di risorse economiche e professionali».

Prevista anche la creazione di uno sportello disabilità integrato: «uno sportello altamente professionalizzato per assistere l’utenza cittadina sulle tematiche proprie in veste di facilitatore, coinvolgendo anche i ragazzi interessati ai progetti di alternanza scuola lavoro (PCTO)».

4. Sport

Sul tema sport (il cui assessorato è affidato ad Antonio Barbera) il programma prevede due linee di intervento: il primo riguarda il calcio, il secondo tutti gli altri sport.

Per quanto riguarda il calcio sono previsti dei lavori di ammodernamento e dello Stadio Franco Scoglio, con la realizzazione di una copertura. Sullo Stadio Giovanni Celeste al vaglio due opzioni: metterlo a disposizione della squadra cittadina (o delle squadre minori) oppure smantellarlo e realizzare un centro sportivo polifunzionale.

Per tutti gli altri sport l’obiettivo è la valorizzazione delle eccellenze come Giovanni Ficarra e la “Canottieri Peloro”.

Il programma prevede di: «rendere gli impianti sportivi cittadini agibili entro i 5 anni di amministrazione» e inserire nel bilancio le cifre necessarie al mantenimento; la riqualificazione delle palestre delle scuole; assegnazione degli impianti sportivi cittadini alle «società sportive che disputano i campionati maggiormente prestigiosi e assegnare le palestre scolastiche a tutte le società che disputano solo campionati giovanili o minori».

E poi «individuazione in ogni circoscrizione di Messina di spazi idonei alla realizzazione di impianti sportivi polifunzionali, da realizzare da parte del Comune o con la partecipazione dei privati; costituzione di un info point dedicato alle imprese ed ai cittadini che intendono approcciarsi con il mondo dello sport sia in termini di pratica che in termini imprenditoriali; valorizzazione delle realtà associazionistiche che da anni sono attrici principali della realtà cittadina».

5. Cultura e spettacoli

Su questo tema una grande importanza è attribuita alla valorizzazione del patrimonio storico artistico e culturale della città che, secondo il centrodestra, può tradursi in sviluppo economico, turistico e sociale.

Recupero e valorizzazione degli antichi monasteri, dell’Antiquarium del comune, realizzazione di un Museo del terremoto del 1908 per raccontare il terremoto in chiave storica, antropologica, architettonica, scientifica; recupero dei luoghi dello spettacolo (Palarescifina, Giardino Corallo, Arena Cicciò); valorizzazione delle eccellenze locali attraverso attività di “talent scout” con un servizio di management interno con figure specializzate che «potrà organizzare una piattaforma per ingaggiare artisti e promuoverli nel resto d’Italia (festival, fiere, programmazioni, rassegne) e nel mondo».

Previste anche la creazione di una piattaforma online dove racchiudere tutto il settore dello spettacolo dal vivo di Messina (concerti, spettacoli teatrali, cinema ed eventi) e l’attuazione del regolamento per l’arte di strada come fenomeno di rilancio non solo turistico ma anche sociale e culturale.

6. Riorganizzazione amministrativa e decentramento

Nell’ottica di una sburocratizzazione delle procedure, il centrodestra si ripropone di attuare un “decentramento funzionale”.

«Nati infatti intorno agli anni ’70 – si legge nel programma – e successivamente regolamentati dall’art. 17 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali), i quartieri, nella figura del “Prosindaco” possono operare nell’ambito delle proprie autonomie delegate».

In particolare, il decentramento riguarderà i servizi anagrafici e demografici; i servizi dedicati alle politiche sociali e quelli dedicati al mondo dell’istruzione; attività sportive e culturali; servizi finalizzati alla disciplina dell’edilizia privata, al mantenimento urbanistico sociale; la realizzazione di programmi rivolti allo sviluppo economico del territorio di pertinenza; funzioni di polizia urbana distaccata e delegata.

7. Tecnologia, sviluppo e sostenibilità

Nella visione del centrodestra per rendere Messina una smart city sarà necessario dotare sistema di Trasporto Pubblico Locale di strumenti di monitoring quali GPS e altri sensori come accelerometri per avere un’analisi in tempo reale delle condizioni di traffico urbane, dell’inquinamento e delle condizioni delle strade (manto stradale).

Previsti anche: la realizzazione di un’applicazione per cellulare dedicata poter tracciare i propri percorsi ed avere, in tempo reale, una stima del tempo necessario per effettuarli; “strumenti intelligenti” per il monitoraggio dei mezzi della nettezza urbana; semafori intelligenti che ottimizzeranno i flussi del traffico agli incroci, in funzione della densità dei veicoli rilevata; servizi di smart parking.

8 e 9. Efficienza energetica ed energia sostenibile e Sviluppo sostenibile e governo del territorio

Il programma prevede raggiungere un «efficientamento energetico innovativo rivolto ad un percorso di transizione verso il risparmio energetico possibile attraverso l’utilizzo delle energie sostenibili».

Non solo energia sostenibile, anche economia sostenibile: «In linea con quanto previsto originariamente dal trattato di Maastricht – si legge nel programma – e successivamente perseguito dalle politiche europee, si intende procedere ad una valorizzazione dei percorsi di economia sostenibile atti ad efficientare i processi produttivi rispettando in primis l’ambiente e cercando così di garantire alle generazioni future la possibilità di utilizzare ancora le risorse disponibili sul nostro pianeta.»

10 e 11. Riqualificazione e rigenerazione urbana e Progetti green innovation

La riqualificazione urbana nel programma di Croce vede protagoniste le aree dismesse e abbandonate, l’area della zona falcata, la via Don Blasco. Una rigenerazione urbana da attuare nel rispetto dell’inclusività per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Prevista inoltre la creazione di una società di gestione dei cimiteri per l’espletamento delle pratiche amministrative in maniera rapida e trasparente.

Sono sette i progetti di “green innovation” proposti dal candidato di centrodestra all’interno del suo programma. Prevedono la creazione di palestre all’aperto, di una «sala multisensoriale e giardino della musica ecosostenibile teatro del mare», di un museo delle stelle con planetario con tecnologie 3D di realtà virtuale e aree pernotto (B&B) in cupole geodetiche nell’ottica dell’attrattività turistica del territorio.

Ancora, tra i progetti c’è la creazione di un’applicazione informativa dedicata al territorio; di una struttura, la “Clochard House” in grado di accogliere i senzatetto offrendo loro le dovute assistenze; la creazione di un parco zoo con ingresso preventivo su prenotazione con zona di ristoro. Uno dei progetti prevede anche la riqualificazione della Villa Dante, in particolare dell’arena, e la trasformazione dei viali della villa in vialetti “smart”.

12. Ciclo sostenibile dei rifiuti

Con l’obiettivo di sviluppare un ciclo sostenibile dei rifiuti le azioni di Maurizio Croce avranno come scopo

  • La riduzione dell’impatto ambientale di stoccaggio.
  • L’efficientamento della raccolta.
  • Il riciclo/recupero delle risorse rivenienti dal recupero.
  • L’istituzione di una tracciabilità dei rifiuti con particolare attenzione a quelli ritenuti “speciali/pericolosi”.
  • Reimpiego condiviso delle risorse recuperate.

13. Mobilità urbana sostenibile

Riqualificazione e riorganizzazione sono le parole chiave di questa macroarea nell’ottica della sostenibilità della mobilità urbana.

Per questo il programma prevede l’implementazione di servizi di car sharing, l’incentivazione della mobilità cittadina sostenibile, ma anche la riqualificazione della struttura comunale preposta alla gestione della mobilità urbana rivalutandone le specificità degli uffici competenti «oggi – si legge nel programma – innaturalmente e irragionevolmente accorpati e subordinati alla “edilizia privata e alla pianificazione urbanistica”.

Previsti anche una riorganizzazione della circolazione veicolare, pedonale e ciclistica attraverso un piano urbano del traffico e un piano della mobilità sostenibile e un impiego continuativo della Polizia Municipale per la prevenzione di comportamenti scorretti degli utenti della strada.

Nel programma ci sono inoltre:

  • L’attivazione di una centrale di controllo della viabilità «realizzata e collaudata in attuazione di un apposito finanziamento del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, (a cura della Project Automation S.p.a. di Monza) ed ancora inspiegabilmente rimasta inutilizzata».
  • La riattivazione del sistema di monitoraggio e regolamentazione dell’accesso nel centro cittadino dei mezzi di distribuzione delle merci.
  • La riorganizzazione della sosta nel centro urbano mediante la revisione delle zone ZTL.
  • La razionalizzazione e il potenziamento del trasporto pubblico, mediante la revisione dell’organizzazione aziendale dell’ATM, del piano linee, il monitoraggio da remoto dei veicoli e interventi mirati per l’eliminazione dei punti critici che riducono la velocità commerciale dei bus.

14. Periferie e villaggi

L’attenzione alle periferie e ai villaggi della città è declinata attraverso una serie di proposte come la costituzione dei “borghi”, la creazione di spazi verdi attrezzati, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la creazione di attrezzature dedicate agli animali domestici e l’allestimento – come si è già visto nel punto riguardante le politiche sociali – di aree dedicate allo sport.

15. Politiche educative e scolastiche

Per questa macroarea le proposte del candidato di centrodestra sono tre:

  • Riqualificazione delle strutture scolastiche in termini di spazi, arredi, migliorando il rapporto tra scuola, famiglie e istituzioni.
  • Istituzione di campagne a vantaggio della prevenzione del disagio giovanile e del fenomeno del bullismo.
  • L’istituzione di percorsi di supporto psicologico e educativo del mondo giovanile.

16. Politiche agricole e ambientali

Il centrodestra dedica ampio spazio a questa parte del programma, che prevede politiche volte a:

  • Valorizzare le attività già parzialmente sviluppate (come il florivivaismo).
  • Il recupero dei terreni agricoli abbandonati attraverso un sistema di “prezzi calmierati”.
  • Valorizzazione dei vitigni “Faro”, proponendo percorsi di internazionalizzazione e dunque di sviluppo interno derivante dall’incremento della domanda.
  • Costituzione di un apposito distretto del limone “Interdonato”
  • Costituzione di Distretti del cibo.

Per quanto riguarda invece le politiche ambientali i principali punti su cui agire secondo il candidato di centrodestra sono:

  • La costituzione del Parco dei Peloritani con l’allestimento di servizi e strutture a vantaggio dell’utenza secondo il principio dell’inclusività.
  • Il recupero del Waterfront attraverso la collaborazione di tutte le parti interessate (Ministero, Ferrovie dello Stato, Regione e Comune) ripartendo dal “MasterPlan” dell’intera area. «Il Master Plan – si legge –  prevedeva la riqualificazione della porzione di territorio ricompresa fra la zona Falcata e Gazzi, con lo spostamento della stazione centrale dal porto storico a Gazzi, attuale snodo ferroviario per le direttrici ME-CT e ME-PA, e con l’interramento dei binari che consentirebbero ai treni in arrivo al porto storico di passare sottoterra e riemergere all’altezza dell’HUB di Gazzi.»

«Questo tipo di intervento consentirebbe il totale recupero di tutte quelle zone adibite attualmente a zona ferroviaria, permettendo la realizzazione di parchi urbani di vaste dimensioni, spiagge, servizi turistici, zone ricreative, etc».

Prevista anche dal programma la realizzazione di una piattaforma logistica, uno strumento per razionalizzare e meglio organizzare la catena trasporto, stoccaggio e distribuzione in modo strategico, garantendo una migliore circolazione e distribuzione delle merci.

17. Verde urbano

«Messina viene ritratta in più articoli nelle vesti della città detentrice della maggiore densità di verde ma al contempo viene ritratta come la 77° per spazio fruibile dalla cittadinanza», si legge nel programma.

Previste quindi azioni di:

  • Valorizzazione degli spazi verdi cittadini, le Ville, le aiuole decorative disposte all’interno del percorso urbano.
  • Controllo della Polizia urbana nella veste di garante dei luoghi e della sicurezza.  
  • Bonifica delle “passeggiate lungomare” come quella del versante ionico e quella del lago di Ganzirri.

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