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Calcio – Serie C – Girone C – Analisi dell’ottava giornata

analisi 8 giornata (Foto AZ Picerno)
L’ottava giornata dice Catanzaro da solo in vetta alla classifica e Crotone agganciato dal Pescara, nel pomeriggio arriva la reazione del Foggia che batte i pitagorici e si allontana dalle ultimissime posizioni.

Continua la marcia dei cilentani della Gelbison alla quarta vittoria consecutiva. In fondo sconfitte Andria e Messina con i peloritani piombati in una crisi che appare inarrestabile.

Monterosi Tuscia-Giugliano

Gara con ben quattro gol quella tra Monterosi e Giugliano, i laziali colgono il primo vantaggio dopo appena sei minuti con Di Paolantonio ma i campani nella ripresa pareggiano con il bomber Piovaccari. La gara è avvincente, con due squadre che si affrontano a viso aperto mostrando tutta la loro identità di gioco. Il Monterosi ritrova il vantaggio al minuto settantuno con Santarpia ma al minuto ottanta il Giugliano pareggia con il difensore Zullo. Botta e risposta.

Foggia-Crotone

La piazza aveva chiesto la partita della svolta e questa è arrivata, i satanelli vengono schierati con un 3-5-2 tutta sostanza, con il quale riescono ad irretire le linee di passaggio dei calabresi che non pungono quasi mai. Il gol arriva ad inizio di ripresa con l’albanese Vuthaj bravo ad infilare il portiere avversario con un preciso pallonetto. La squadra di casa controlla la reazione degli ospiti e porta a casa tre punti che valgono oro, visto l’inizio di questo campionato. In casa Crotone rimane il rammarico per la prima sconfitta di questo torneo e l’aggancio subito dal Pescara. Si volta pagina.

Pescara-Fidelis Andria

Il quasi testa-coda tra Pescara e Andria si conclude secondo pronostici con una vittoria per gli abruzzesi di Colombo. Gara chiusa già nel primo tempo con i gemelli del gol Lescano -autore di una doppietta- e Cuppone. Mister Cudini dovrà subito volgere il pensiero a Martedì quando ospiterà un Messina che in classifica è avanti di un solo punto. Partita senza storia.

Taranto-Juve Stabia

Il Taranto acciuffa la terza vittoria stagionale allo Jacovone, piegando le vespe stabiesi negli ultimi dieci minuti di una partita non esaltante. Un rigore di Romano al 79’ e un contropiede di La Monica all’87’ consegnano i tre punti alla squadra di un Eziolino Capuano raggiante a fine gara, intanto continua la protesta dei tifosi tarantini. La Juve Stabia paga le disattenzioni e la deconcentrazione mostrate per larga parte del match. Partita soporifera.

Avellino-Audace Cerignola

Sempre più nubi nere sul cammino dell’Avellino e di Mister Taurino, otto partite giocate ed otto punti in classifica per la squadra irpina. Nel pomeriggio arriva un pareggio che sa di beffa con il Cerignola mai domo, nonostante l’inferiorità numerica. La squadra di Taurino non brilla, ma trova il vantaggio nella ripresa con il rigore di Trotta -al suo primo gol stagionale- contestualmente alla superiorità numerica per l’espulsione di Gonnelli -sciagurata la sua gomitata- che lascia la matricola pugliese in dieci uomini. Il Cerignola però è Audace di nome e di fatto, non si scompone e dopo un paio di occasioni trova il pareggio con il bomber Malcore al minuto ottantotto. Delusione e Gioia.

Catanzaro-Viterbese

Applausi per questa Viterbese che fa tremare la capolista e si arrende a soli cinque minuti dalla fine. Parte bene il Catanzaro che dopo un minuto passa in vantaggio con il gol di Sounas, le aquile schiacciano i laziali mostrando tutto il loro potenziale, ma la squadra di Filippi trova il pareggio al minuto trentatrè con Polidori, rete che cambia la partita, tanto che la Viterbese chiude in attacco la prima frazione. Nella ripresa il Catanzaro -alla ricerca del vantaggio- trova una Viterbese per nulla rinunciataria che inaspettatamente segna il raddoppio con una volè di Monteagudo. Gli uomini di Vivarini non si scompongono e cominciano un forcing senza tregua che li porta al pareggio del neo entrato Cianci al 17’, con il Ceravolo trasformato in una bolgia, trovano il gol vittoria a cinque dal termine con Curcio. Si vince anche soffrendo.

Turris-Monopoli

Primo pareggio in questo campionato per il Monopoli e punto utile anche alla Turris che muove la classifica. A Torre del Greco si incontrano due squadre che non si nascondono e provano a portare a casa l’intera posta in palio, occasioni da entrambe le parti, ma è la Turris a recriminare a tempo scaduto per una ghiotta occasione neutralizzata dall’ottimo Nocchi. Pari e Patta.

Virtus Francavilla-Latina

La Virtus non riesce nell’intento di superare il Latina che allunga la sua striscia positiva dopo le tre vittorie consecutive. La squadra pugliese si rende pericolosa al 2’ con Maiorino che però incontra sulla strada del gol un intervento superlativo del portiere Cardinali, che si ripete al 16’ deviando sulla traversa una punizione di Murilo. Nella ripresa è ancora Cardinali a superarsi su un tiro di Cisco, ma il Latina -a cinque minuti dal termine- ha l’occasione per vincere sulla testa di Sannipoli, la sfera però si perde sul fondo. Reti Bianche.

AZ Picerno-Potenza

Derby da tutto esaurito ed in notturna tra le due lucane che hanno offerto al proprio pubblico gol ed emozioni forti. Nel primo tempo è il Potenza a sbloccare il risultato con Caturano, la squadra potentina raddoppia nella ripresa con Di Grazia, portandosi ad un passo dalla prima vittoria stagionale. Il Picerno -mai domo- risponde con Esposito e trova il pareggio al 91’ con Novella. Potenza che chiude la gara con una doppia inferiorità numerica per le espulsioni di Marino e Girasole. Bella serata.

Messina-Gelbison

Al “Franco Scoglio” il peggior Messina della stagione viene piegato da un’ordinata Gelbison a dieci minuti dal termine. La squadra di Auteri è apparsa in difficoltà tecnica, tattica e caratteriale, il primo pericolo portato verso la porta cilentina è stato il tiro di Versienti al minuto ottanta, seguito da una deviazione di testa di Camilleri dal seguente calcio d’angolo. Troppo poco per una squadra che doveva vincere la gara “a tutti i costi” per mostrare una crescita che fino a questo momento non si è mai vista. Errori ed orrori.

(Foto AZ Picerno)

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