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Cinema: Oggi “L’amore a domicilio” e “Padrenostro”

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Alle ore 21.30, nei giardini antistanti al Museo la Multisala Apollo presenta “Padrenostro“di Claudio Noce

Cineforum Don Orione

Mercoledi 14 luglio (orario 16.30 – 18.30 – 20.30) “L’amore a domicilio” di Emiliano Corapi

In amore però non esistono certezze e quando ci si mette in gioco non è così semplice tornare indietro…

 

 

L’amore a domicilio, il film diretto da Emiliano Corapi, segue la storia di Renato (Simone Liberati), giovane educato e spigliato assicuratore di polizze pensionistiche, che da sempre cerca di tenersi alla larga da ogni tipo di coinvolgimento sentimentale per paura di soffrire.

Per caso, un giorno per strada Renato conosce Anna (Miriam Leone), un’attraente ragazza rinchiusa in casa perché agli arresti domiciliari ed autorizzata ad uscire solo per recarsi all’Università e sostenere gli esami.

Renato affascinato dalla bellezza di Anna e dalla sua situazione, decide di frequentarla e lasciarsi finalmente andare. Il ragazzo infatti, essendo l’unica presenza maschile nella casa di Anna, non cerca di sfuggire ma è anzi convinto di poter superare la sua insicurezza e le sue paure più profonde. (fonte Coming Soon)

 

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Cinema sotto le stelle della Multisala Apollo

Alle ore 21.30, nei giardini antistanti al Museo, in una splendida cornice, circondata di verde e monumenti, vedremo “Padrenostro“di Claudio Noce

Padrenostro :Un film di Claudio Noce. Con Pierfrancesco Favino, Barbara Ronchi, Mattia Garaci, Francesco Gheghi, Anna Maria De Luca

il terrorismo dagli occhi di un bambino

 

Inizia come nessuno se lo aspetta il nuovo film di Claudio Noce Padrenostro.

Con una metropolitana che si muove tra le profondità della terra, all’interno della quale una persona preoccupata, tesa e nervosa si guarda intorno.
Poi, un improvviso black-out spinge tutti a guadagnare presto l’uscita senza perdere troppo la calma, quella di cui il nostro misterioso protagonista inquadrato ne ignora il significato. Il nostro personaggio scende, si muove incerto fino a che qualcuno lo tocca alle spalle…

Un battito di ciglia, due minuti e nulla più. Poi torniamo indietro di diverso tempo, a metà degli anni settanta in quell’arco temporale genericamente definito come “anni di piombo”, in cui il rapimento di Moro avrebbe rappresentato il climax inevitabile di un’evoluzione violenta e armata (fonte My Movies )

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