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Cortile Teatro Festival: oggi il “Semper Fidelis”

Semper Fidelis_MessinaWebTv_Cultura
Nell’Area Iris (21,30) è in programma lo spettacolo, in prima regionale, che era stato rinviato per maltempo, interpretato da Margherita Smedile, Vincenzo Tripodo e Francesco Gallelli

Dopo 2 rinvii per il maltempo finalmente oggi (Area Iris, ore 21,30) la prima regionale di “Semper Fidelis”, già rinviata per il maltempo, lavoro scritto e diretto da Saverio Tavano, messinese che negli ultimi anni lavora molto in Calabria, autore di collaudato successo. Il suo “Patres” ha raccolto una messe di premi nazionali ed è diventato un cortometraggio, sempre diretto da Tavano, anche questo molto premiato (e non è il solo, adesso tocca a “U figghiu”). “Semper Fidelis” è prodotto dalla Compagnia Teatro del Carro, ed è interpretato dai messinesi Margherita Smedile e Vincenzo Tripodo e dal calabrese Francesco Gallelli.

Così Tavano presenta il suo testo: «In un paese qualsiasi in una città qualsiasi una famiglia qualsiasi vive in una casa con vista mare. Un padre, una madre, un figlio, qualsiasi. Come voyeur siamo testimoni del vissuto personale di una famiglia che affronta il momento più importante della sua esistenza: si regolano i conti con il passato e la memoria, come in un vaso di Pandora, libera i fantasmi che fino a quel momento erano rimasti nascosti. Come accade nelle migliori famiglie, c’è sempre un elemento oscuro che con ipocrita omertà rimane indiscusso. Abbiamo analizzato le dinamiche psicologiche che pongono l’uomo nella condizione di elemento “sacrificante” nella posizione quindi auto indotta di “agnello sacrificale” e la posizione del suo torturatore, di aguzzino. Esiste una relazione tra i due elementi che fonda le proprie origini nell’antichità, dalla ritualità umana.
Secondo vari teorici, questo comportamento si radicalizza negli anni di attività e carriera, ove, avendo a che fare con elementi disagiati e deviati, forzatura della legge, casi di violenza e omicidio molto sensibili, la mente degli addetti all’ordine subisce una regressione assumendo posizioni di carattere autoritario e repressivo giustificate come unico mezzo di mantenimento della legge».

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