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Cortile Teatro Festival: oggi “Lei conosce Arpad Weisz?”

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Nel Cortile Calapaj-D’Alcontres

Lo spettacolo di oggi nel Cortile Calapaj-D’Alcontres vedrà in scena Consuelo Battiston e Beatrice Cevolani.

Gli altri  appuntamenti, nel lido Horcynus Orca

“Lei conosce Arpad Weisz?” della compagnia Menoventi di Ravenna (oggi 18 luglio, Cortile Calapaj-D’Alcontres, ore 20,45) e la meditazione visio-poetica “Chorea Vacui”, proposta da Teatringestazione di Napoli (giovedì 21 luglio, Lido Horcynus Orca, ore 21 e 22) sono i prossimi appuntamenti dell’XI edizione del “Cortile Teatro Festival”, che quest’anno si presenta con varie contaminazioni, sotto il segno del sottotitolo “Forma e sostanza”.

 “Lei conosce Arpad Weisz?”, uno degli spettacoli più attesi del Cortile Teatro Festival, è un reading tratto da “Dallo scudetto ad Auschwitz” di Matteo Marani, con Consuelo Battiston e Beatrice Cevolani; riduzione e regia di Gianni Farina. Il testo di Marani avvolge lo spettatore e lo spiazza incessantemente. Da questo accerchiamento ludico e sinistro, che rimanda all’inesorabile stretta di leggi e divieti che spianò la strada all’olocausto, emergono due pulsioni contrapposte: l’amore per lo sport, per il calcio, e lo sconcerto per la feroce stupidità umana. La storia di Arpad Weisz è urticante e meravigliosa, in essa convivono l’entusiasmo per un allenatore che ha rivoluzionato “Il giuoco del calcio” e il fastidio destato dal contegno degli italiani e degli europei di fronte allo strisciante antisemitismo che stava ammorbando il continente. Al centro di questo assedio emotivo troviamo una famiglia in fuga, due bambini braccati, rigettati dalla scuola, privati di una lingua, separati dagli amici. L’inesorabile palleggio tra il campo da calcio e il campo di sterminio riverbera nel progetto sonoro del reading che, congiuntamente al testo, reinventa ambienti e vibrazioni per restituire una storia che un silenzio di settant’anni non è riuscito a cancellare.

Chorea vacui” (regia e cura della visione: Gesualdi/Trono, con Giovanni Trono), meditazione visio-poetica, è un dispositivo di provocazione del visibile, un percorso sonoro il cui meccanismo è mosso dalle indicazioni del testo in relazione allo spazio fisico e misurabile che accoglie gli spettatori. La dinamica attivata provoca un’estensione della sensibilità “visiva”, che trasporta gli spettatori in una dimensione poetica fuori misura, dove tempo e spazio, storia e presenza, materia e antimateria, visibile e invisibile, si congiungono generando un’ulteriore possibilità di percepirci insieme un corpo vivo. Sentiamo la necessità di rispondere a questo tempo tragico, che ci coglie tutti indistintamente e oltre ogni confine, con un atto di provocazione poetica, generando una soglia oltre la quale vogliamo credere sia possibile riconoscerci parte della stessa materia, corpi fra i corpi, atomi tra gli atomi, sostanza incrostata d’animale e di stelle; superare il principio di centralità e supremazia dell’uomo sull’uomo e dell’uomo sulla natura, a favore di un’appartenenza all’infinito universo.

Cortile Teatro Festival, nasce da un’idea di Roberto Zorn Bonaventura, direttore artistico, e Giuseppe Giamboi. Il Castello di Sancio Panza organizza il Festival con la collaborazione del ristorante ‘A Cucchiara, di Nutrimenti Terrestri, della Multisala Iris, del Lido Horcynus Orca e con il sostegno di Latitudini, rete di drammaturgia siciliana, e di Caronte-Tourist. Il Festival aderisce ad Arcipelago, la rete di Festival Siciliani. Grafica di Riccardo Bonaventura.  

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