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Cortile Teatro Festival: “Umanità nova” della compagnia Carullo-Minasi

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Gli appuntamenti del Cortile Teatro Festival sono programmati nell’Area Iris (ore 21,30)

Lo spettacolo, su drammaturgia di Fabio Pisano, vedràin scena Giuseppe Carullo con la regia di Cristiana Minasi

Tutte novità assolute, con due delle compagnie messinesi più qualificate in campo nazionale, sono in programma nella prossima settimana del Cortile Teatro Festival di Messina (Area Iris, ore 21,30).

Oggi 23 agosto la compagnia Carullo-Minasi (con Sciara Teatro) presenterà il primo studio di “Umanità nova, cronaca di una mancata rivoluzione”, drammaturgia di Fabio Pisano, interpretato da Giuseppe Carullo, con la regia di Cristiana Minasi.

Sabato 27 agosto sarà la volta di “QA – Quasianonimaproduzioni” con “Minima mente blu”, scritto e diretto da Auretta Sterrantino e interpretato da Giulia Messina.

Così Carullo-Minasi, la superpremiata coppia da “Due passi sono” in poi, presentano il loro lavoro: «I Moti di Reggio, i cinque anarchici morti sulla strada, sono la disturbante scheggia di un’Italia impazzita, sono l’eco di un “mito” andato a finire male. Una generazione, quella dei ventenni del ’68, che ha lottato e che ha perso, anzi peggio è stata strumentalizzata dal potere.

Ha ragione lo scrittore Luis Sepulveda: “Narrare è resistere”.

Resistere alla tentazione di dimenticarli, di dimenticare. Lo spettacolo – narrando della specifica vicenda dei cinque anarchici di Reggio e del conflitto generazionale scatenatosi negli anni Sessanta e subdolamente cavalcato dai movimenti di estrema destra italiana per creare una strategia della tensione volta a far accettare alle classi dirigenti l’eventualità di una dittatura – intende farsi portatore dell’importanza della Storia, della sua conoscenza e della sua corretta trasmissione per evitare che i fatti si ripetano senza che li si conosca.

Non a caso il titolo dello spettacolo richiama il nome del celebre settimanale anarchico. Le forme di comunicazione, le verità che emergono e non emergono, la memoria, la dimenticanza, la perdita di rappresentanza e la difficile, se non impossibile, voglia di partecipare ai movimenti di rivoluzione non ha consentito a “quelle nuove generazioni” di proseguire sulla strada che da sempre appartiene ai giovani di tutti i tempi: il sogno».

Da notare il fatto che Carullo è nato a Reggio Calabria.

Allo spettacolo collaborano Fabio Cuzzola, Giovanna La Maestra e Massimo Ortalli; la consulenza musicale è di Alessandro Calzavara, assistente alla regia Sergio Runci.

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