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Cosa respiriamo tra Sperone e Faro Superiore ?

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non è stata mai avviata una campagna di monitoraggio della qualità dell’aria e del sottosuolo attorno alla centrale SNAM

Cosa respiriamo tra Sperone e Faro Superiore?
Perché non è possibile rilevare i dati?

Massimo Costanzo

Dove eravamo rimasti? Siamo ancora fermi all’incontro avvenuto a Gennaio 2019 presso l’Assessorato Ambiente del Comune di Messina. Presenti: noi dell’Associazione Progetto Sperone promotori del tavolo tecnico, ARPA, Città Metropolitana di Messina e sesta municipalità.

Ad oggi, mi spiace dirlo, di concreto abbiamo solo il verbale dell’incontro, che prova quanto ci siamo detti e le misure utili che sarebbe state necessarie intraprendere, soprattutto per dare risposte ai cittadini.

Ricordo a tutti che non è stata mai avviata una campagna di monitoraggio della qualità dell’aria e del sottosuolo attorno alla centrale SNAM.

Ho sempre sostenuto che il controllo, per essere riscontrabile e reale, doveva essere fatto nel triangolo che comprende l’abitato di Sperone – Faro Superiore e Timpazzi. Esiste un registro regionale dei tumori però fornisce dati in larga scala non riconducibili alle aree specifiche sopra indicate.

 Durante il tavolo tecnico ho proposto due azioni a mio avviso concrete:

· Posizionare una stazione di rilevamento atmosferico come già in uso a Villa Dante e alla Caronte, di proprietà della Città Metropolitana di Messina (vista l’impossibilità dei mezzi ARPA) anche di tipo mobile, affinché si possano ottenere dati nell’arco delle 24 h e per un periodo almeno di 12 mesi.

· Avviare un protocollo d’intesa con i medici di base (delle zone oggetto della campagna) per ottenere il quadro clinico e il piano terapeutico dei residenti in cura, filtrato per età anagrafica e patologia sempre nel rispetto delle norme prevista dalla privacy.

 E oggi? Ancora oggi confesso che non mi sono rassegnato all’idea di far partire questa campagna. Infatti nei giorni scorsi, per curiosità, e non so se anche voi lo avete notato, leggendo attentamente una comunicazione che il Comune di Messina ha inviato a tutti i contribuenti, riguardo l’avviso di pagamento TARI anno 2020, c’è un punto molto interessante che spiega come viene calcolata la tassa da versare.

L’importo variabile dipende dal numero degli occupanti mentre l’importo fisso dipendente dai mq dell’abitazione. Per avere il totale bisogna sommare la parte fissa a quella variabile e poi aggiungere il 5% che è destinato alla Città Metropolitana di Messina finalizzato al finanziamento di interventi di salvaguardia ambientale.

Per esempio: nucleo composto da due persone mq 121

– TARI TASSA SUI RIFIUTI € 395,83

– TRIBUTO PROVINCIALE 5% € 19,79

Poca cosa direte questo contributo provinciale. Ma moltiplicato, e non è per tutti uguale, per i soli contribuenti della sesta municipalità o se preferite moltiplicatelo per i contribuenti dei villaggi di Sperone – Faro Superiore e Timpazzi.

Pensate che non sia possibile finanziare un intervento di salvaguardia ambientale?

Beh, io penso che si possa fare tanto altro ancora. Così , come ho appena dettagliato il calcolo, riproporrò agli organi competenti di valutare la proposta di avviare questa benedetta campagna per il controllo della qualità dell’aria attorno alla centrale SNAM da finanziare con le somme che i contribuenti versano per la TASSA sui rifiuti, utilizzando i mezzi della Città Metropolitana. Confido nelle politiche ambientali di SNAM e sono certo che in linea di massima è tutto regolare ma giusto per fugare ogni dubbio, fare maggiori controlli e renderli consultabili ai cittadini, darebbe maggiore tranquillità.

Se i soldi ci sono, l’ente preposto anche, perché aspettare ancora?

sesta municipalità “2.0” così deve essere.

Massimo Costanzo

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