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Covid, dal primo maggio cambiano le regole su green pass e mascherine

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Il Consiglio dei Ministri deciderà domani lo stop ad una serie di restrizioni: mascherine al chiuso solo in alcuni casi e non sarà più richiesto il green pass, ad eccezione dei sanitari

Dal 1 maggio cambiano le regole anti-Covid. Il Governo sta mettendo a punto il decreto che dovrebbe mutare radicalmente l’approccio con il virus, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo della mascherina e del green pass.

Il Consiglio dei Ministri, previsto per domani, detterà la linea ma, questa volta, non ci sarà un elenco di limitazioni. Tutt’altro. La “cabina di regia” ha già deciso che non sarà più richiesto il green pass per alcuna attività. Libero accesso, quindi, a luoghi di ristorazione, palestre, musei, teatri, cinema, mezzi di trasporto. Il certificato verde non sarà più richiesto nemmeno a determinate categorie professionali, con l’ eccezione di coloro che svolgono una professione sanitaria. Per questi green pass rafforzato obbligatorio fino al 31 dicembre. Così come resterà obbligatorio per l’accesso alle strutture sanitarie per i visitatori; i degenti, ovviamente, sono esentati. Il green pass, comunque, non cessa di esistere, ma non avrà più scadenza.

Discorso diverso per le mascherine, per le quali sono previste ancora delle limitazioni. Se, da una parte si lavora per un graduale ritorno alla normalità, dall’altra la comunità scientifica mette in guardia: l’emergenza è finita, il covid c’è ancora.

L’obbligo della mascherina dovrebbe rimanere per alcuni luoghi al chiuso: teatri, cinema, discoteche, mezzi di trasporto. In alcuni casi potrebbe essere previsto l’uso delle ffp2. Nelle scuole, salvo sorprese dell’ultima ora, le mascherine dovrebbero rimanere obbligatorie fino al termine dell’anno scolastico. In discussione anche l’utilizzo negli uffici pubblici.

Qualunque decisione, ad ogni modo, non è da considerarsi definitiva. Ogni restrizione o concessione va di pari passo con i numeri dell’epidemia. E, anche se si parla sempre più della necessità di convivere con il virus e circola un certo ottimismo, tutto dipenderà, ancora una volta, dall’andamento dei contagi.




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