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Giorgia Meloni al secondo vertice EPC a Chisinau

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Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni chiede di allargare a quei Paesi che hanno gli stessi ideali e che aspettano da anni, a causa di un'immobile burocrazia. Per la Rep. Moldova e per l' Ucraina quello nell'Unione europea non sarebbe un ingresso, ma un ricongiungimento

Giorgia Meloni a Chisinau, capitale della Rep. Moldova, esprime la sua sincera visione europeista, una visione di valori, quei valori che chi vuole riportarci agli anni più difficili del secolo scorso ha pensato di distruggere – chiosa il Presidente Meloni- parlando indubbiamente della Russia di Putin. Valori sui quali bisogna costruire la futura Europa, ben diversa  da quella dei banchieri e del dio denaro. Si parla oltre che della Rep. Moldova anche dell’Ucraina, dell’Albania, della Georgia, della Rep. del Kosovo e di altri Paesi che aspettano di essere ammessi, quelle Nazioni che sono europee ed europee vogliono essere a 360 gradi e continua Giorgia Meloni “non può e non deve esistere un’ Europa di serie A ed una di serie B, ma come diceva Papa Giovanni Paolo II dobbiamo respirare con due polmoni, uno occidentale ed uno orientale”. “La Rep. Moldova è un’altra Nazione minacciata e sarebbe a sua volta coinvolta in una sorta di domino – ha dichiarato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni – se gli ucraini non si fossero difesi”, rimarcando il valore del vertice, il secondo dopo quello di Praga dei 47 Paesi che hanno aderito alla Comunità Politica Europea. L’EPC, invenzione di Macron che ha unito i Paesi con un interesse europeo comune: “Questo vertice è molto importante per ribadire che l’Europa è soprattutto una civiltà – conclude Giorgia Meloni – tutto ciò assume un significato nel momento in cui ci troviamo con il Presidente Zelensky e con l’Ucraina che difende il valore della Libertà”.

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