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In Viaggio nel girone C…….Vado a Monopoli

Centro storico
Domenica 30 Ottobre, weekend di halloween, il Messina percorrerà i 435 km che la separano dal centro pugliese che conta 47.882 abitanti e ricade nella provincia di Bari.

Storia

IL nome Monopoli deriva da Minopoli toponimo che rimanda a Minosse, re dei cretesi che avrebbero fondato la città. Dal VII sec. con la dominazione longobarda e a partire dal 663, con quella bizantina, inizia l’ascesa di Monopoli che diviene importante emporium e sede di fiorenti commerci marittimi.

È dal 1049 l’inizio della dominazione normanna, intensificati i rapporti commerciali con Genova, Venezia ed Amalfi, la città acquistò una grande importanza tra i porti dell’Adriatico. Gli spagnoli la conquistarono nel 1530 anno in cui Monopoli fu venduta da Carlo V, a titolo di baronia, a Pietro Faraone di Messina. Agli inizi del sec. XIX fu occupata dai Francesi. Dal punto di vista culturale da segnalare la presenza del circolo letterario che prese il nome di Accademia dei Venturieri, ritenuta una colonia di Arcadia. Tornati i Borboni fino all’unità d’Italia, la città aderì al Piemonte con voto plebiscitario.

Monopoli nel 1972 ricevette la Medaglia d’argento al merito civile per il salvataggio recato dai cittadini ai naufraghi della nave greca “Heleanna” al largo delle coste adriatiche.

Cosa Vedere

Un giro turistico nel centro storico di Monopoli non può che cominciare dal Porto Vecchio. Qui si può ammirare un incantevole paesaggio da cartolina, con le graziose barche blu, tipiche dei pescatori, che contribuiscono ad addolcirne la vista.

Sul suo lungomare si affacciavano importanti fortificazioni costiere, tra cui anche il castello Carlo V di Monopoli. Stagliato sul mare con tutta la sua imponenza, in passato ha rappresentato la sede della più alta autorità militare della città, mentre oggi è un luogo di cultura e tradizione; ogni estate si susseguono rassegne letterarie e il famoso PhEST, il festival fotografico diffuso. Particolarmente caretterisitici appaiono i graziosi vicoletti e le stradine del centro storico. Tra le casette antiche e i palazzi nobiliari, si aprono suggestivi scorci paesaggistici che ingentiliscono le prospettive urbane.

Tra i dedali di vicoli, degna di nota è la cattedrale di Monopoli dedicata a Santa Maria della Madia, protettrice di Monopoli. La prima costruzione risale al XII secolo e presentava uno stile romanico. Nel Settecento venne però distrutta e successivamente ricostruita in stile barocco, come tutt’oggi si presenta. All’ interno, tra i tanti tesori custoditi, si trova in primis l’icona della Madonna della Madia esposta sull’altare, viva testimonianza dell’epoca alla lotta iconoclasta.

In pieno contrasto con i vicoli stretti, invece, si pongono le ariose piazze che si aprono nel borgo. Piazza Vittorio Emanuele II, Piazza Garibaldi e Piazza Palmieri sono solo alcune dei salotti più tipici della città vecchia.

Cosa Mangiare

 La cucina di Monopoli è caratterizzata dalla presenza del mare e dalla vicinanza delle piane degli ulivi secolari che circondano il centro.

Da gustare a qualsiasi ora della giornata sono le friselle all’olio di oliva e pomodoro, Tipici i cavatelli (tipica pasta del luogo) ai frutti di mare, a cui è possibile associare la terrina di orecchiette pomodoro e formaggio. Nelle numerose panetterie della città ci si può rifornire di focacce, taralli, tarallini, dolcetti vari, spesso farciti con la marmellata o fatti con la pasta di mandorle.

DettoMonopolitano

Abbatte u férre, acconne j-e calle

Batti il ferro, finchè è caldo.

Lo Stadio

Lo stadio “Vito Simone Veneziani” è lo stadio comunale della Città di Monopoli, situato nella zona nord del centro cittadino.

L’impianto è intitolato ad un imprenditore monopolitano deceduto nel 1946 in un incidente stradale, all’epoca vicepresidente della locale squadra di calcio.

La struttura è ovale con pista d’atletica, il terreno di gioco è in erba naturale, la capienza massima dice 6.680 posti a sedere.

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