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Intervista a Mario Bolognari, Sindaco di Taormina

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Siamo in compagnia di Mario Bolognari, Sindaco di una delle cittadine più conosciute ed ammirate al mondo
Prof. Mario Bolognari, Sindaco di Taormina

Da poco è anche Presidente della Fondazione Tao Arte, avete già qualche progetto in cantiere?

Si, Taormina Arte organizza il Taormina Film Festival nei primissimi giorni di luglio, c’è già un programma, la direttrice artistica Beatrice Venezi ha chiesto la nomina di un condirettore, un americano che sta portando dei personaggi molto importanti, non posso ancora dire nulla, per non rilevare il programma, ma c’è una grossissima produzione americana che dovrebbe fare la sua anteprima europea a Taormina.

Parliamo di un settore che mi sta molto a cuore, il turismo. Un milione di presenze nel 2022, quali previsioni per il 2023?  

Il 2022 è stato l’anno della ripresa totale perché abbiamo superato il milione e ci siamo avvicinati molto al dato del 2019 di circa 2.150.00 presenze per quest’anno le previsioni sono molto positive, immaginiamo un ulteriore passo in avanti anche rispetto al 2019. Questo è molto importante perché indica una ripresa del mercato con modifiche. Le modifiche sono state generate dalla pandemia che ha prodotto per esempio sono arrivati gli americani mentre tradizionalmente noi avevamo come primo gruppo i tedeschi, questo cambia gli orari, cambia il modo di mangiare, di fare shopping ed anche la capacità di spesa media del turista, quindi siamo abbastanza fiduciosi; bisogna stare attenti ad adattarsi a questo nuovo mercato, perchè non è solo un aumento dei numeri, ma un cambiamento di mercato, di turisti.

Nei progetti turistici rientra il raddoppio ferroviario nella tratta Fiumefreddo-Taormina?

Esatto! Questa è un’opera molto importante, intanto libera le coste da un binario costruito nella seconda metà dell’800 che ha tagliato dall’entroterra tutte le spiagge, recupero per il mare e la fruibilità di Taormina, ma anche di Giardini Naxos e di tutti i comuni della riviera ionica fino a Messina. Il raddoppio comporterà la creazione di una grande stazione a Taormina, sotterranea, senza occupare suolo, collegata direttamente con ascensori al centro storico, questo è un fatto molto importante ed una seconda stazione a Trappitello, dove sono già iniziati i lavori alla presenza di tutte le autorità nello scorso mese di marzo e questa dovrà servire tutta la valle dell’Alcantara e la località di Giardini Naxos che ha un numero di posti letto molto alto, quindi una concentrazione di flusso turistico di notevoli proporzioni. Io attribuisco una grande importanza a quest’opera.

Non posso non porle una domanda sul Ponte sullo Stretto di Messina. Pro o contro?

No, ci sono molte ragioni per essere favorevoli, ma ce ne sono tante per essere contrari. La contrarietà mia non è tanto sul piano ecologico, quanto sul piano della vivibilità delle città sia calabresi che siciliane in particolare la Città di Messina che verrebbero tagliate fuori.  Questo è quello che io penso, in realtà bisogna stare attenti perchè una grande opera come questa può portare grande sviluppo, può anche determinare proprio per il grande sviluppo, una depressione ulteriore per la Città di Messina. Io non credo che attività economiche che stanno sotto un pilastro di 400 metri possano avere un grande sviluppo, quindi sono molto cauto da questo punto di vista. Spero si possa dibattere sull’utilità di quest’opera a prescindere dalle posizioni ideologiche. Quando abbiamo inaugurato il doppio raccordo ferroviario, io davanti al Ministro Salvini ho detto che questa è un’opera importante, se non c’è questo, parlare di Ponte è prematuro ed anche abbastanza inutile perché diventerebbe un’opera che collega il nulla con il nulla, non per fare la solita discussione del prima o del dopo sulle infrastrutture lo sviluppo di un territorio va visto nella sua completezza. Quindi se viene visto nella sua completezza, se c’è qualcosa che a che fare con il sostegno che ha bisogno la Città di Messina per affermare il suo ruolo di città portuale, di città di collegamento e di porta della Sicilia, se non c’è tutto questo l’opera in sè mi lascia abbastanza indifferente.

Il Pnrr (Piano nazionale di resistenza e resilienza) potrebbe migliorare Taormina. Quanti i progetti presentati e finanziati? Due parole sul più importante.

Sono circa 25 le opere presentate, alcune di queste non sono opere, ma sono progettazioni di opere, per fortuna è stata indicata anche questa misura e possiamo chiedere fondi per fare i progetti, perché il problema italiano è che non abbiamo i progetti. La risposta positiva l’abbiamo avuta per oltre una quindicina di queste domande che abbiamo presentato, stiamo operando e stiamo correndo pur nella difficoltà che questi giorni tutti sentono il dibattito nazionale per raggiungere il risultato. Voglio mettere l’accento sull’aspetto scuole, abbiamo avuto finanziati due asili nido, uno in una frazione ed uno nel centro. Abbiamo avuto finanziata la demolizione e ricostruzione di una scuola in una frazione importante che si chiama Mazzeo che si trova sul mare, perché siamo convinti che le scuole siano un punto importante dello sviluppo della società, ma a voler essere il Sindaco di una città turistica, dico anche per il turismo, perché il turismo va dove le persone stanno bene. Dove ci sono ospedali che non funzionano e scuole vecchie, è chiaro che le persone non vanno, a lungo andare le persone non vanno in luoghi depressi. Alla fine scelgono sempre le località che hanno una sua dignità di vita ed un livello di vita dei residenti, alta.  

Candidato per la quarta volta alla guida del Comune di Taormina. Ha già ricoperto l’incarico nel 1993, nel ‘97 e nel 2018. Perché si ricandida?

Perché questo mio mandato è stato decurtato da due anni di pandemia non ho avuto molta  possibilità di portare a termine diversi progetti ,perché c’è il PNRR che è nato dopo la pandemia, c’è il cantiere della ferrovia,  c’è il risanamento della situazione finanziaria che è già iniziato e che va portato  a termine nell’arco di 2-3 anni massimo, c’è il SIRU che è un sistema intercomunale per la programmazione 21/27 della Regione Siciliana che per la prima volta viene data ai territori per circa 35/40 milioni di euro, per diciotto comuni che ci  siamo messi insieme tra la provincia di  Messina e quella di Catania, insomma per portare a termine questo programma. Fare il sindaco non è una mia aspirazione personale, l’ho già fatto, non ho bisogno di farlo per la quarta volta, ma mi sembrava giusto, intanto sottoporre i risultati all’elettorato che è l’unico che può decidere se promuovere o viceversa bocciare il mio operato, perché vorrei completare questo lavoro. 

Per me tre è il numero perfetto, vuol dire ai nostri lettori ed ascoltatori, i primi tre atti che farà una volta rieletto?

Ho già risposto a questa domanda, ripeto almeno per due terzi la risposta. La prima cosa sarà un regolamento che abbiamo già pronto per la gestione del verde sia pubblico che privato, che per una località è, ovviamente, strategico. Un regolamento molto complesso molto dettagliato che ha bisogno di un dibattito approfondito in Consiglio Comunale e non può che farlo un nuovo Consiglio. L’altra cosa è l’avvio della progettazione del nuovo PUG, cioè il Piano Urbanistico Generale, scaduto da anni e che ha bisogno di essere programmato, abbiamo già dato tutti gli incarichi per gli studi preliminari, adesso dobbiamo fare l’ultimo atto e poi avviare la procedura, che abbiamo già avviato con delle linee guida approvate dalla Giunta comunale e sottoposta al vaglio dei Cittadini che hanno presentato delle osservazioni, alle quali bisognerà rispondere. Terza cosa la ZTL, la ZTL è un sistema che non funziona dappertutto, che ha una logica nelle grandi città, una logica stringente, in una piccola località vediamo dove è stata realizzata va gestita con oculatezza. Io parlerei di una ZTL associata ad un allargamento della zona pedonale, quindi un allargamento della zona pedonale non è più rinviabile con grande sacrificio dei residenti che hanno l’abitudine di parcheggiare sulla pubblica via la propria auto , dovranno trovare, dovremo trovare tutti insieme una soluzione alternativa, ma non c’è dubbio che l’allargamento della zona pedonale è un allargamento del beneficio delle attività commerciali turistiche che nel centro storico hanno notevole fatturato e questo fatturato può allargarsi ulteriormente.

Cosa risponde a chi l’accusa di aver contribuito al dissesto di Taormina? 

Che non conoscono le carte, perché contribuire al dissesto del Comune di Taormina sono 83 milioni di richieste, accoglibili un po’ di meno. No, non ho contribuito, perché contribuire significa aver compiuto degli atti che hanno generato un contenzioso che si è concluso con la condanna del Comune. Questi casi ci sono, ma non sono riconducibili a nessuna delle mie precedenti amministrazione nè a questa, nè le due precedenti. È vero, che ho dichiarato, lo ha dichiarato il Consiglio comunale su mia richiesta il dissesto, perché il piano di riequilibrio che era stato presentato al Ministero è stato bocciato dalla Corte dei Conti è stato bocciato sonoramente tra l’altro prevedeva 18 milioni di euro di debiti, mentre ne abbiamo accertati 83. Quindi è del tutto evidente che la Corte dei Conti non poteva bere tutte quelle cifre che erano assolutamente lontane dalla realtà.

Vuol dire qualcosa ai suoi avversari, candidati alla poltrona di Sindaco di Taormina?

Tanti auguri, tanti auguri sinceri, non lo dico per ironia, assolutamente, tanti auguri perché so che io ho fatto il lavoro sporco. Il dissesto, il risanamento, ho trovato i soldi per pagare i debiti stiamo cominciando a pagare, il PNRR, presentare i progetti, la ferrovia che è stata una vicenda molto complessa, perché abbiamo dovuto gestire l’impianto di un cantiere che è abbastanza invasivo, devastante. Ci sono poi gli aspetti della gestione che devono essere relativi alla presenza di circa 1500 operai tutti concentrati in un unico cantiere, subappalti, movimento terra, insomma un insieme di cose che vanno gestite, quindi so quanto sarà difficile nei prossimi anni. Come auguro a me stesso buon lavoro, lo auguro agli altri due candidati, perchè se dovessero vincere avranno, per un verso, la strada spianata, non devono fare il lavoro sporco. Pensi, che si ritroverebbero dopo vent’anni, il bilancio 2023 approvato prima della scadenza di termini, mentre negli anni passati veniva approvato sempre l’ultimo giorno di dicembre, quindi con efficacia zero.

Buon lavoro, sinceramente buon lavoro, naturalmente spero che non vincano e quindi che possa io completare questo lavoro. 

La ringrazio, Signor Sindaco ed in bocca al lupo!

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