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Intervista al Professore Daniele Castrizio

Daniele Castrizio
L'idea della meta conferenza nasce dal tentativo di creare qualcosa che andasse oltre la tradizionale conferenza, per abbracciare l'attenzione di persone che solitamente non sono destinatarie di questo tipo di proposta.

Dopo il riscontro positivo ottenuto venerdì sera al Teatro Vittorio Emanuele, il Professore di Numismatica dell’Ateneo di Messina, Daniele Castrizio, è tornato a parlare del suo spettacolo, ideato assieme alla collaborazione di Fulvio Cama e Saverio Autellitano: una dedicata ai Bronzi di Riace, dal titolo “Magnogrecantico”, presentata per la prima volta a Messina in occasione della Notte del Liceo Classico.


“L’idea della meta conferenza nasce dal tentativo di creare qualcosa che andasse oltre la tradizionale conferenza, per abbracciare l’attenzione di persone che solitamente non sono destinatarie di questo tipo di proposta. La meta conferenza è l’unione tra una conferenza vera e propria, un repertorio video e grafico di qualità professionale, che permetta di comprendere con facilità le cose che vengono dette, e un intervento musical teatrale, utile a stemperare l’atmosfera e rendere la fruizione più gradevole. Assieme ai miei compagni di avventura – prosegue Castrizio – abbiamo in cantiere l’idea di portare in giro per l’Italia il nostro progetto, approfittando del Cinquantesimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, poiché siamo convinti che questa modalità possa arricchire e valorizzare la divulgazione scientifica, catalizzando l’attenzione di un pubblico ampio e variegato, senza cadere nel banale. Vado contro il convincimento tutto italiano per cui la fruizione dei beni culturali debba essere solo dal punto di vista estetico”.

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