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La guerra dei bambini

bambini
Ci avevano detto che si sarebbero RIALZATI Ci avevano detto che ......quei morti gettati sull' asfalto erano attori e si sarebbero RIALZATI.

Ci avevano detto che bombardare un ospedale pediatrico ,una scuola ,un istituto di orfani erano stati errori ,ci avevano detto che i giornalisti gonfiavano gli schermi di bugie e poi ……il  massacro di Buča, nei pressi di Kiev, le immagini trasmesse a ripetizione che varcano una soglia nell’orrore di questa guerra. Immagini incommentabili , riprese da gli ultimi coraggiosi giornalisti che le mostrano al mondo. E poi ci sono le conferme di chi come me le immagini le guarda sul proprio telefonino ,mandate da Inessa  un’amica che lavorava al ministero di cherniciv ,li in quell’ inferno che neppure Dante Alighieri avrebbe potuto raccontare meglio;di Katia,la sorella di mio figlio ,che quasi con il cuore che batte più lento perché i Russi potrebbero sentirlo ,esce la mattina per trovare qualcosa da dare da mangiare ai suoi bambini:suo marito è stato trascinato via da tanto tempo per andare a difendere la sua Ucraina e lei non è riuscita a fuggire perché ,ci dice,sono tutti qui’ attorno.Ma Katia si allontana a volte perché nei paesini vicini bombardati di solito si trova più cibo visto che sono tutti morti …….ed è così ,in 

un attimo,che gli attori diventano morti veri 

È tutto finto? 

Lo abbiamo sperato in tanti ,quasi a non voler accettare una strage troppo orribile per poterla credere vera.

Ora che i Russi hanno abbandonato il posto resta l’ orrore.Almeno 410 i morti contati dal Governo di Kyiv, apparentemente in larga parte civili. Decine di loro sono stati fotografati per le strade di Buča, Irpin’ e Gostomel’.

 Cadaveri con segni evidenti di torture ,bruciature ,abbandonati nelle strade o nella migliore delle ipotesi gettati e coperti di fango in fosse improvvisate .

Quello che si teme adesso è che con il passare delle ore vengano scoperte macabrità simili nella periferia nord di Kyiv, ma anche a Sumy e Chernihiv.

Si teme per la vicina cittadina di di Borodyanka, attigua all’omonimo aerodromo. Secondo il sindaco Georgiy Erdko, intervistato dall’ANSA, i corpi di almeno 200 civili sarebbero sotto le macerie dei palazzi. Anche qui i segni delle forze di occupazione: il corpo esanime di un uomo con le mani legate e una busta alla testa. La procuratrice Iryna Venediktova sembra essere d’accordo: è a Borodyanka che c’è “la peggiore situazione in termini di vittime”.

Katia non riusciamo a sentirla da quel giorno che ci ha raccontato e fatto vedere quello che c’ era attorno a lei .-Lo so che visto da voi sembra come film ma è tutto reale e spaventoso ,ho paura per i miei bambini aiutateci.-

I telefoni  però da giorni non suonano più e noi siamo sempre in attesa di un messaggio ,uno squillo e intanto la vogliamo immaginare nascosta  nel rifugio sotto la casetta del suo villaggio poco distante da Bucha,abbracciata  ai suoi bambini che da mesi sognano di poter fuggire da quell’inferno che alcuni hanno ancora il coraggio di chiamare farsa , montatura ,e raggiungere il loro zio  Mykola in Sicilia ,a Messina.

Katia mi raccomanda ,anzi mi “ordina” di non dire i nomi dei suoi bambini ,ha paura …..se i Russi sapessero che lei in Italia ha suo fratello e che a lui racconta questo ..?..Katia ha cucito dentro gli indumenti dei suoi piccoli l’ indirizzo in Italia a Messina di suo fratello ,i recapiti telefonici,se le succedesse qualcosa i bambini potrebbero trovare lo zio ,ma ha paura e racconta che se fossero gli alleati a trovarli li farebbero arrivare in Sicilia ma se invece fossero i Russi sarebbe terribile ,loro non vogliono che nessuno di noi che abbiamo visto certe cose usciamo da Ucraina .-cucio  e scucio  più volte al giorno le etichette dai vestiti e cerco di spiegare alla più grande di quasi 6 anni cosa dovrebbe dire e fare ,cerco di fare  imparare a memoria numeri e indirizzi ,ma è piccola piange e ha paura .

Chissà se ci riusciranno mai a scappare , chissà cosa rimarrà indelebile nelle menti di 2 bambini di 5 e 3 anni dopo la fine .

Tutto questo è un pensiero che come un tarlo risuona nella testa di chi è capace di amare non solo i propri figli ma anche i figli del mondo ,quelli che forse un giorno ve la racconteranno dettagliata questa inaccettabile verita’ .

Il ruolo di un uomo ,di un adulto ,è quello di proteggere i bambini aiutandoli a crescere ed essere felici …..Oggi tutti noi davanti a questo genocidio annunciato abbiamo perso il diritto di chiamarci uomini ,abbiamo perso il rispetto e la dignità ,davanti ad un solo bambino trucidato siamo diventati degli spettatori impotenti , davanti ad un mondo così violentato e umiliato …… che meriterebbe di essere tutto rifatto da capo .

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