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Lettera alla mia migliore amica non vaccinata

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Da una lettrice riceviamo e pubblichiamo integralmente una lettera toccante

Da una lettrice riceviamo e pubblichiamo integralmente una lettera toccante avvertendo che sono stati cambiati i nomi per evidenti motivi

 

Cara amica mia,
mai avrei pensato che qualcosa avrebbe potuto allontanarci eppure sai, ne abbiamo passato tante assieme, abbiamo sorriso, pianto, visto crescere i nostri figli.

Ci siamo appoggiate una sulla spalla dell’altra troppe volte, troppe volte abbiamo rischiato l’una per l’altra.

Ma avrei pensato che un microrganismo, un virus sconosciuto ma cattivo ci avrebbe potuto mettere da due parti opposte di una invisibile barricata, che però è tanto forte quanto impossibile da superare se una di noi due non apre il lucchetto che troppa parte della società tiene nascosto.

Non riesco ad uscire se non ci sei tu, anche fare shopping senza di te non è lo stesso, quando organizzo con alti uscite e so di non poterlo dire a te, quando mi rendo conto che non possiamo neanche più andare da un parrucchiere o a prendere le nostre cioccolate calde, mi piange l’anima.

Anche io ho paura, ed ho avuto paura, ad affrontare questa malattia dall’altra parte del mondo, ho avuto paura a farmi iniettare un vaccino, che se pur da poco sperimentato, ho ritenuto l’unico modo possibile per proteggere me e chi amo.

Ma non mi basta e sai perché? Perché ogni giorno penso a te a alla nostra piccola Ania, penso e sono convinta che rischiate il doppio di chi ha ricevuto il vaccino, penso che vivete in una prigione e che andrà sempre peggio.
Penso che sono mesi che non vi abbraccio, e non solo ti sento distante “Incattivita” … Sei arrabbiata tutte le volte che cerco di parlartene e mi offende il tuo giudizio su di me che ho voluto fortemente e permesso alla persona più importante della mia vita, mio figlio, di vaccinarsi ( sua irremovibile volontà ).
Che madre sarei se non fossi certa che il vaccino sia l’unica speranza per sopravvivere avendolo appunto fatto iniettare a mio figlio ?

Ti sei quasi arresa a restare a casa, ti arrabbi e ti allontani, quasi vivessi come una colpa inconfessabile la tua paura.

Ho cercato di spiegarti che secondo la scienza, la medicina e a mio parere tu ti stai precludendo di vivere e non puoi farlo con una ragazzina di 13 anni, alla quale la bella stagione della vita sta spalancando le porte adesso…. “l’adolescenza non aspetta

Ogni sera ti penso amica mia e spero che tu e Ania non siate state a contatto con il “bastardo” che senza protezione potrebbe farvi tanto male……e prego che un giorno, da sola…… prenderai in considerazione il vaccino e soprattutto l’opportunità di tornare a vivere, perché se tutti avessimo deciso come tanti avete fatto il mondo sarebbe un cimitero vivente.

È giusto a volte far andare avanti per primi gli altri…… ma dopo viene il turno di tutti perché tante volte anche se decidere non è semplice si dovrebbe sempre scegliere il male minore, non mettendo soprattutto a rischio le persone più deboli.

Ti amerò per sempre qualsiasi decisione tu prenderai, ma….. irrimediabilmente le tue paure e i miei principi convinti e testardi ci terranno tristemente lontane ancora per un po’ e questo mi fa male, e mi preoccupa quasi come se il vaccino non lo avessi fatto neanche io.

Non arrabbiarti per queste mia accorata lettera, non sarei riuscita più a dirti tutte queste cose in faccia, ti voglio troppo bene per poter pensare di non averti più con me…

Tua Chiaretta …

UNA VACCINATA PER SCELTA DI UN MONDO MIGLIORE.”




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