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L’isola di San Giulio sul lago d’Orta

Isola di San Giulio
Questa volta vi portiamo al Nord Italia e precisamente in Piemonte, in un piccolo paesino chiamato Orta San Giulio che sorge proprio sulle rive dell’omonimo lago.

Siamo in provincia di Novara, raffinata ed elegante cittadina che, a pochi chilometri dal centro, offre la possibilità di godere di un panorama suggestivo in cui il tempo sembra essersi fermato. Il paese fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia, che accoglie i piccoli centri abitati dallo spiccato interesse storico e artistico. Il fulcro centrale del paese è Piazza Motta, che si affaccia direttamente sulle acque lacustri.

Poco più di 1200 anime, il centro storico permette di godere del panorama suggestivo dello specchio d’acqua antistante e della vicinissima isola di San Giulio, raggiungibile con un battello in pochi minuti.

 L’isola dista dal paesino appena 400 metri e la navigazione sulle acque lacustri è un’esperienza in cui appariranno ai nostri occhi panorami di rara bellezza: da un lato il paesino di San Giulio, dall’altro l’isolotto con la sua Mater Ecclesiae, un’abbazia benedettina di clausura che accoglie turisti e fedeli tutto l’anno. Un antico racconto narra che San Giulio decise di costruire qui la sua centesima e ultima chiesa, affascinato dalla piccola isola che oggi porta il suo nome. Dovette però sconfiggere i draghi e i serpenti che la infestavano, con la sola forza della parola, prima di porre le fondamenta della Basilica.

E non a caso, l’isola ha ispirato poeti e scrittori, come Gianni Rodari, che qui ha ambientato il racconto C’era due volte il Barone Lamberto ovvero I misteri dell’isola di San Giulio.

Egli descrive così questo fazzoletto di terra:” L’isola di San Giulio sembra fatta tutta a mano, come un gioco di costruzioni. Metro per metro, secolo dopo secolo, dandosi il cambio, uomini ed altri uomini le hanno donato forma con il loro lavoro. Se si vede verde, la natura non c’entra: sono i giardini delle ville. Non si vedono rocce, ma pietre, mattoni, vetrate, colonne, tetti. L’insieme è compatto come i pezzi di un rompicapo. Di sera le differenze di colori scompaiono, i profili si fondono, l’isola sembra un monumento in un sol blocco di pietra nera a guardia dell’acqua cupa. Da qualche finestra invisibile parte un raggio di luce, come un cordone gettato per tenere legata l’isola alla terraferma”.

Appena giunti sull’isola il silenzio e la bellezza della natura rapiscono ed evocano un senso antico, quasi di mistero. Una meta turistica per una vacanza slow, all’insegna della ricerca di bellezza e spiritualità.

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