Un legame, quello di Gianluca Vialli e il capoluogo ligure, che affonda le sue radici nel lontano 1984 quando il calciatore cremonese viene acquistato dalla Sampdoria.
Marco Ponti ne “La bella stagione” ha raccontato proprio delle imprese dei blucerchiati ai tempi di Mantovani e Boskov, del rapporto di profonda amicizia di Vialli e Roberto Mancini, del rifiuto alla proposta del Milan da parte di Vialli per attendere, con la squadra, la vittoria dello scudetto. E lo scudetto arriva nel 91, dopo due coppe Italia. Fino al ’92 ci sarà tempo ancora per una Coppa delle Coppe e una supercoppa Italiana: una stagione irripetibile per la Samp che diventa “Sampd’Oro”.
Lo stesso Vialli, visibilmente sofferente, si era recato nella città ligure solo qualche mese fa per la presentazione del docufilm. Questa sera il documentario, testimonianza di valori altissimi valori umani e sportivi, sarà proiettato nel prime time di Rai 2.
Intanto i doriani di oggi, in ricordo del campione, lasciano fiori e cartelloni fuori lo stadio Luigi Ferraris