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Luciano Troja, pianista jazz messinese, per “Meet the artist”

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"Meet the artist", il nuovo progetto dell'Avantgarde Music School di Rosalba Lazzarotto. Ieri sera nuovo appuntamento dal titolo "Meet the artist" con la musica della scuola "Avantgarde", che prevede una full immersion con i musicisti tra i più apprezzati della scena italiana e internazionale

Ad esibirsi e dialogare con il pubblico presente in sala il noto pianista jazz messinese Luciano Troja. Il compositore, noto in Italia e sui palcoscenici più prestigiosi d’oltremanica, ha parlato del rapporto intrinseco tra musica ed empatia; lui, che è stato profondamente condizionato dall’incontro con musicisti di varia formazione, soprattutto durante la sua esperienza americana che continua a coltivare per ispirare la sua musica e farla conoscere al grande pubblico della sua città d’origine.

Ed è pregevole l’iniziativa di Rosalba Lazzarotto, fondatrice e direttrice della scuola di musica, di creare queste occasioni di incontro con gli artisti del panorama musicale cittadino che hanno avuto modo di confrontarsi con realtà così importanti.

In ‘Meet the artist’ si ha, infatti, l’opportunità di chiacchierare con gli artisti ed entrare nel loro mondo creativo.

Una serie di incontri multiculturali fortemente voluti, strutturati e programmati dal “gruppo di lavoro” ormai rodato, di Avantgarde Music School, coordinati dalla poliedrica personalità di Rosalba Lazzarotto,  ancora una volta protagonista nel porgere eventi che abbiano funzioni a vari livelli, dal didattico all’aneddotico, e come elemento centrale fondante ed uniformante,  ovviamente, la musica contemporanea.

Musica proposta attraverso percorsi di formazione, crescita personale ed esperienze, da parte di artisti e musicisti a tutto tondo, come Paolo Sorge, cui è toccato l’impegnativo compito di “inaugurare” la rassegna lo scorso 30 novembre nei suggestivi locali della scuola.

Sorge si è impegnato per due ore in una performance dal sapore confidenziale ed amichevole, culminata in una esibizione particolarmente apprezzata per sonorità  ed estro improvvisativo,   applicato a classici della tradizione e a composizioni originali dello stesso.

La sua modalità di presentazione e comunicazione ha attraversato, alternando  in un gioco di continuo stimolo dell’interesse da parte di un pubblico già “di suo” attento  e smaliziato, aneddotica,  storia personale e musicale, riferimenti storici e cronachistici e citazioni da musicista e comunicatore,  di qualità assoluta.

Il dato oggettivo è senza dubbio l’entusiasmo e la partecipazione spontanea generata dal momento musicale proposto dal chitarrista e compositore, in un repertorio dai larghi spazi solistici individuali, come  è tradizione nella musica di improvvisazione.

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