Skip to content

Marano (Messina in Comune): “Non si sfruttano i bambini in campagna elettorale”

clelia-marano_MessinaWebTv_Amministrative 2022.jpg
L'assessore designato da Luigi Sturniolo stigmatizza la collocazione di giochi per bambini fatta da Messina Servizi e giudicata un'operazione elettorale mascherata

«La campagna elettorale di Sicilia Vera continua ad assumere sfumature sempre più discutibili. L’ultima trovata è stata l’iniziativa della Messina Servizi di collocare giochi per bambini in tutta la città a meno di due settimane dalle elezioni”. Ad affermarlo è Clelia Marano, assessore designato dal candidato sindaco di Messina in Comune Luigi Sturniolo. Marano fa esplicito riferimento al presidente di Messina Servizi Pippo Lombardo, che “lo ricordiamo, è vicino all’ex sindaco Cateno De Luca e al suo candidato a sindaco Federico Basile (nonché presidente di Sicilia Vera)”.

E aggiunge: “Non è tutto: si tratta di un intervento previsto già a febbraio del 2021. Perché non è stato fatto prima allora?”.

“In campagna elettorale si svegliano tutti. Ma qualcuno esagera più di qualcun altro. Senza la minima vergogna. I bambini non si toccano. E non vanno tirati fuori per meri scopi elettorali”, ha aggiunto. “Per stessa ammissione del presidente Lombardo, – spiega – questo ‘è un intervento nato dalla realizzazione del piano di riqualificazione voluto dall’Amministrazione comunale e realizzato in collaborazione con la Messinaservizi Bene Comune S.p.a. in ottemperanza al contratto dei servizi, siglato in data 08.02.2021’. Dobbiamo definire una mera coincidenza l’attuazione di questo piano di riqualificazione a poco più di dieci giorni dalle elezioni?”.

“Non si sfruttano i bambini in campagna elettorale dopo non aver fatto nulla per loro durante tutto l’arco della propria legislatura – ha stigmantizzato l’assessore designata – Messina è carente di servizi dedicati all’infanzia e ai suoi giovani e non si può pensare che basti collocare qualche giochino in città per poter dire di essersi occupati dei bambini messinesi».

«Normalizzare il centro affidi, dove i tempi sono troppo lunghi rispetto al benessere del bambino e i suoi bisogni; avere più attenzione per lo “spazio neutro” ricordando che i bambini che entrano in quello spazio sono bambini che hanno subito violenze; aumentare il numero dei posti negli asili nido e nelle sezioni primavera (ad oggi ci sono 102 posti a fronte di 6.626, in Sicilia rappresentiamo 1,6%); aumentare gli scuolabus perché ci sono 427 bambini su una popolazione di 220000 abitanti; rendere fruibili gli spazi verdi negati; costruire politiche attorno alla famiglia per sostenere la genitorialità. Sono questi – conclude – i tipi di interventi di cui Messina ha bisogno”.

Condividi questo post