
Il prestigioso riconoscimento, concesso fino al 1942, consisteva in “una medaglia d’oro dal diametro di 55 mm, con attacco a staffa, appesa ad un nastro di seta alto mm. 37, di colore azzurro e orlato da tre filetti verticali tricolori. Sul recto l’effigie del Re volta a sinistra e contornata dalle parole “UMBERTO I RE D’ITALIA”. VERSO: nel campo, entro un cerchio, lo spazio per il nome della città decorata ed un breve cenno della motivazione; il tutto contornato da una corona formata da un ramo di quercia, a sinistra, e da un ramo di alloro, a destra, legati in basso da un nastro”.
Con l’ascesa al trono di Vittorio Emanuele III nel 1900, le medaglie vennero modificate nel verso recando a partire dal 1906 l’effigie del nuovo sovrano.
Oggi a Messina una lapide commemorativa sita in via I settembre ricorda l’epopea risorgimentale principiata proprio in riva allo Stretto l’1 settembre 1847, precorrendo le ben più note Cinque giornate di Milano nell’allora Regno Lombardo-Veneto.