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Messina e Aristotele unite da un gemellaggio

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Lo scorso fine maggio il Presidente della Comunità Ellenica dello Stretto, il Professor Daniele Macris, è stato ospitato dal Comune che ha dato i natali al celebre filosofo che fu maestro di Alessandro Magno e di cui oggi reca il nome: Aristotele, posta nella penisola Calcidica e ricompresa nel territorio macedone. La rappresentanza della Comunità Ellenica dello Stretto è stata costituita da Antonio e Filippo Cucinotta e Maria Grazia Spadaro. Hanno partecipato anche Antonio Lembo come operatore turistico e l’Onorevole Dario Falzone, Vicesindaco di Palermo. Il gemellaggio era stato proposto lo scorso anno dall’assessore al Turismo della Municipalità greca di Aristotele, Maria Pappa, giunta in riva allo Stretto lo scorso mese di agosto, all’assessore comunale al Turismo di Messina, Enzo Caruso, che, lieto, aveva accettato di portare a compimento il sodalizio. I motivi sono certamente di natura di natura turistica: il gemellaggio si propone di incentivare il turismo tra Messina e Aristotele, legate da vincoli culturali molto stretti. Non va, certamente, dimenticato che uno dei migliori discepoli del sommo filosofo era originario proprio di Messina, Dicearco, che seguì il maestro fino ad Atene per apprendere le linee programmatiche dei suoi studi. Dicearco fu un brillante studioso, e i suoi interessi spaziarono dalla filosofia alla cartografia, disciplina nella quale si distinse per aver suddiviso la Terra secondo meridiani e paralleli, un punto di partenza fondamentale per gli studi condotti dalla modernità. L’influenza aristocratica investì nel medesimo periodo anche Evemero, autore della Storia Sacra. Il protocollo d’intesa è stato firmato dal Sindaco della Città Metropolitana, Federico Basile.

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