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Pareggio casalingo del Messina contro il Foggia di Zeman

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Partita dai toni nostalgici quella che ieri si è svolta al "Franco Scoglio" contro il Foggia di Zeman.

Partita dai toni nostalgici quella che ieri si è svolta al “Franco Scoglio” contro il Foggia di Zeman.

L’allenatore ceco torna da avversario 33 anni dopo aver guidato i peloritani, ed il presidente Sciotto ha voluto rendere onore con la consegna di una targa ricordo.

L’ Acr Messina ha consolidato i progressi visti nelle gare precedenti con un Marginean sugli scudi ed un Fofana che ha alzato il livello delle sue prestazioni.
Dopo una fase di studio iniziale, all’ 8′ c’è la prima azione peloritana sull’asse Marginean-Russo: quest’ultimo, però, calcia a lato. Subito dopo ci prova Rizzo, in calo rispetto alle partite precedenti ma sempre incisivo: il suo tiro viene bloccato dall’estremo difensore ospite.

Il Foggia ha maggiore possesso palla ma il Messina è più concreto: prima Russo e poi Fofana provano a penetrare la difesa avversaria ma sono entrambi imprecisi. È il preludio al gol: Marginean inventa un sombrero e, con un tocco d’esterno, serve Fofana che fornisce un preciso assist a Russo bravo ad insaccare: scoppia l’entusiasmo davanti ai quasi 2.000 paganti, record stagionale di presenze al “Franco Scoglio”. Si va negli spogliatoi sul punteggio di 1-0.

La ripresa inizia sulla falsa riga della fine primo tempo, con Russo che prova la doppietta ma calcia a lato. Il Foggia non molla ed al minuto 56′ la parata che non ti aspetti di Lewandosky salva sulla botta a colpo sicuro di Curcio. Il Messina inizia a soffrire la pressione pugliese. Zeman inserisce in attacco Vitali e Turchetta mentre Raciti risponde con Konate e Damian al posto di Fofana e Goncalves, ma i cambi azzeccati risultano quelli pugliesi. Infatti, proprio Turchetta, con una inzuccata, trafigge Lewandosky.

E’ il pareggio del Foggia. La rete galvanizza i pugliesi che per i successivi dieci minuti costringono i giallorossi a restare nella propria metà campo con Lewandosky chiamato agli straordinari su Garofalo prima e su Gallo poi. Il Messina si rivede solo nel recupero con un colpo di testa di Carillo ben parato da Alastra.

Finisce in parità ed il Messina rosicchia un altro punto a Monterosi e Campobasso, entrambi sconfitti.

La salvezza, ora, è a quattro punti e già martedì c’è la trasferta proprio contro il Monterosi. Una vittoria vorrebbe dire meno 1 dalla salvezza diretta.




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