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Pietro Patti, il nuovo segretario della CGIL di Messina

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Pietro Patti, neoeletto segretario generale della CGIL: "Un sfida importante per dare un futuro migliore ai lavoratori".

Non teme le sfide Pietro Patti, il nuovo segretario generale della CGIL di Messina, eletto due settimane dalla Assemblea generale del sindacato in sostituzione di Giovanni Mastroeni, alla guida della CGIL per ben sei anni. Insegnante alla scuola primaria, Pietro Patti opera nel territorio da oltre dieci anni a servizio dei progetti giovanili della FLC-CGIL, ovvero la categoria dei lavoratori della Scuola, Università, Ricerca, di Conservatori, Accademie e della Formazione professionale.

Il neosegretario non fa mistero delle problematiche che affliggono la società e, in particolare, la città della Stretto. “La responsabilità è enorme, soprattutto in un periodo in cui le condizioni socioeconomiche sono veramente sfavorevoli per i lavoratori. Si chiedono risposte, alle quali noi cercheremo di rispondere affinché queste persone possano trovare nella CGIL un punto di riferimento non solo per quanto riguarda la difesa dei diritti ma anche per una forma di giustizia sociale. La vera emergenza è la mancanza di lavoro e Messina risulta l’ultima città per il numero di occupati.

Per quanto concerne il mondo della scuola, ambito che mi sta particolarmente a cuore, è notizia proprio di ieri la firma del rinnovo del contratto, per cui entro Natale tutti i lavoratori del mondo della scuola avranno un aumento di stipendio, arretrati compresi.

La vera emergenza nella scuola è il precariato, da tempo immemore ormai: sono circa 250 mila i docenti precari. Non si possono dimenticare le classi pollaio e le strutture fatiscenti in cui i ragazzi studiano. L’insegnamento non è solo una trasmissione di sapere, bisogna considerare tutta una serie di elementi che fanno da contorno a questo quadro generale”.

Pietro Patti si è poi espresso in merito al progetto della metropolitana del mare: “Si tratta di un progetto ambizioso, sicuramente un unicum nel panorama italiano. Bisognerebbe valutare i costi e i benefici, per questo sarebbe necessario un confronto con le parti sociali con i sindacati da parte del Comune di Messina e aprire un dibattito costruttivo. Non siamo contrari ad una novità che potrebbe apportare delle migliorie per la nostra città”.

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