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Precari CAS e Marittimi Liberty Lines, lettera aperta all’assessore Falcone

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Gentilissimo Assessore Marco Falcone, comprendo la sua riprovazione per la video-ripresa, sfuggita al controllo e finita in rete

Da Mariano Massaro, Segretario Generale OR.S.A., riceviamo:

“Gentilissimo Assessore Marco Falcone, comprendo la sua riprovazione per la video-ripresa, sfuggita al controllo e finita in rete, di un suo incontro virtuale con gli ex stagionali del Consorzio Autostrade Siciliane (CAS).

Conosco il fastidio che si prova per la “violata privacy”, ormai nei social ogni cittadino è regista e la vita di tutti i giorni è diventata un costante “Grande Fratello”, ma è pur vero che quando si sceglie il ruolo pubblico della rappresentanza politica certi gesti estemporanei bisogna metterli in conto.

In ogni caso lo spiacevole evento non può mettere in discussione il percorso costruttivo che politica regionale, lavoratori e sindacati a vario titolo hanno intrapreso per migliorare le condizioni lavorative e l’efficienza dei servizi nell’ambito dei trasporti marittimi e delle autostrade siciliane.

Mariano Massaro

I lavoratori ex stagionali del CAS si sono ampiamente scusati per qualche frase “colorita” nei sui confronti, sfuggita in piazza quando non sapevano di essere ripresi.
Un politico di lunga data come Lei, sempre disponibile al confronto con la piazza e con l’elettorato, ha gli strumenti e l’esperienza per comprendere la rabbia di lavoratori frustrati e sfruttati con contratti atipici che da oltre vent’anni attendono un contratto stabile e un lavoro dignitoso in rispetto dei principi costituzionali. Gli ex stagionali del CAS si fidavano di Lei e forse continuano a fidarsi. Due anni orsono, sulla scorta delle sue promesse, hanno deciso di smobilitare l’occupazione della sede del Consorzio. Era il periodo natalizio pre-pandemia, avete brindato insieme in nome del lavoro dignitoso e della giustizia sociale, attendevano la stabilizzazione da un momento all’altro ma è arrivato il COVID.

Loro ci hanno creduto e hanno atteso pazienti, ingoiando grossi rospi di delusione e stringendo la cintola in ogni incontro successivo ai suoi impegni, accettando di rimandare la soluzione alla prossima volta. Sono passati due anni dalle sue promesse, questi lavoratori oggi non sono più precari, sono disoccupati senza alcuna forma di reddito!!!

La collera ci sta tutta e Lei ha il dovere istituzionale di comprenderla, soprattutto in considerazione del fatto che la rabbia istintiva dei meno pazienti, trasmessa in una diretta facebook non programmata, si è manifestata mentre i lavoratori in piazza aspettavano di incontrare l’Assessore Falcone ma “impegni prioritari” non Le hanno consentito di giungere a Messina e con una frettolosa comunicazione in videochiamata ha rimandato le aspettative dei disoccupati all’ennesima prossima volta, in attesa dell’ennesima delibera regionale propedeutica allo sblocco delle assunzioni.

Giungono notizie che la Regione abbia recentemente deliberato quanto si attendeva, adesso c’è da preparare il bando e gli ex stagionali che il CAS ha sfruttato sistematicamente per garantire il servizio essenziale non possono restare fuori.
Un bando di assunzione gestito male potrebbe favorire i “soliti ignoti” a discapito degli aventi diritto per professionalità acquisita con anni di sfruttamento saltuario al servizio del CAS. Dopo anni di paziente mobilitazione per il riconoscimento di un diritto sacrosanto, non consentiremo eventuali infiltrazioni e nepotismi dell’ultima ora. Il requisito preferenziale per coloro che hanno assicurato il servizio ai caselli senza tutele e senza diritti, è un atto dovuto e Lei ne è il garante. Siamo alla resa dei conti, il silenzio dell’Assessore per “procurato risentimento” non è credibile, è il momento meno opportuno per far prevalere il profilo permaloso del carattere, non è successo nulla di grave, i lavoratori si sono scusati in gruppo per gli eccessi istintivi di casi isolati, la posta in gioco è troppo alta, c’è di mezzo il futuro di centinaia di famiglie appese alla speranza. Lei ha preso impegni documentati con questa gente, l’alibi dell’offesa è troppo debole per escluderli dal confronto decisivo.

L’OR.S.A. è un Sindacato Autonomo e di Base che in Sicilia non si limita alla semplice testimonianza, circa 3.000 lavoratori di ogni settore lavorativo aderiscono a questa Organizzazione che negli anni ha dimostrato capacità di mobilitazione ma anche competenza e correttezza nei tavoli di trattativa ove partecipa.

Lei ha avuto modo di incontrare i marittimi dell’OR.S.A. in forza alla Liberty Lines S.p.A. che garantisce il collegamento con le isole impropriamente definite minori, si è impegnato a rivederli per la soluzione di gravi problematiche che hanno elencato nella dichiarazione di sciopero programmato per i prossimi 25 e 26 novembre, ma anche questa volta il dialogo con i lavoratori è rimasto negli impegni. L’incontro sarebbe servito alla politica per approcciarsi alla vertenza e con la mediazione dell’Assessore al Ramo evitare la protesta dei marittimi che alla fine penalizza solo l’utenza. I marittimi non hanno pubblicato video in Facebook e non hanno offeso nessuno ma ad appena 4 giorni dallo sciopero nessuno li ha ancora convocati. Se a ciò si aggiunge che:
• il bando regionale per l’affidamento del servizio marittimo con le Isole è andato deserto,
• non è affatto scontato che gli attuali gestori accettino la proroga con condizioni stringenti rispetto alle precedenti,
• Liberty Lines S.p.A. si appresta a eliminare linee garantite con fondi Statali che non c’entrano nulla col bando regionale;
Emerge un triste futuro per l’occupazione e per l’efficienza del servizio essenziale che l’Assessorato Regionale non può liquidare con il silenzio tattico o glissando il confronto con i lavoratori impegnati sul campo.

Gentile Marco Falcone, sia chiaro che nel ruolo di Segretario Generale dell’OR.S.A. non sto tentando di estorcerle tavoli di trattativa fine a se stessi per scopi propagandistici, l’azione statutaria di questo Sindacato, in piazza o in trattativa, punta sempre e solo alla soluzione dei problemi che affliggono lavoratori e utenza, altre dinamiche torbide non ci appartengono. Deve darmi atto che fino ad oggi il confronto dell’OR.S.A. con la politica regionale è stato corretto quanto costruttivo, se alla fine della legislatura il Governo Musumeci non ha le soluzioni in mano e in corso d’opera conviene evitare la discussione con il Sindacato di Base, meno blasonato del sindacalismo tradizionale ma fortemente radicato nel territorio, non si crei problemi di sorta; eviti pure di convocare il Sindacato ma il confronto con i lavoratori che hanno creduto nei suoi impegni e nella politica che rappresenta non lo può e non lo deve evitare.

Ascolti le rivendicazioni direttamente dalla voce dei disoccupati del Consorzio Autostrade e dei marittimi Liberty Lines candidati involontari a futura disoccupazione e, soprattutto, MANTENGA LE PROMESSE!!!”

 




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