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Sigilli per una discoteca abusiva nella zona nord

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Gli agenti dell'Annona hanno scoperto che la struttura era già stata raggiunta da due provvedimenti interdittivi di Comune e Questura che erano stati ignorati

Da alcune settimane che gli uomini della sezione Annona della Polizia Municipale erano sulle tracce di una discoteca abusiva della zona nord che, da tempo, realizzava serata danzanti. I frequentatori erano soprattutto con giovani anche di minore età. Gli organizzatori erano, però, sempre riusciti ad eludere i controlli delle forze dell’ordine.

Gli uomini della Polizia Annonaria, guidati dal neo Comandante del Corpo Stefano Blasco, sono riusciti a porre fine a queste stato di illegalità. L’indagine ha richiesto un’attenta attività investigativa e due distinte operazioni.

Alcolici a minori, incassi non registrati, personale in nero

La sospensione di due attività non in regola, effettuate nei mesi addietro dagli uomini della Polizia Commerciale, aveva spinto il gestore ad organizzare sempre più frequentemente serate nel proprio locale. Gli agenti hanno verificato anche la complicità degli organizzatori (PR) che dietro il corrispettivo di lauti compensi (nell’ambiente si parla della metà dell’incasso) erano in grado di spostare centinaia di ragazzi da un locale all’altro. A ciò si aggiunge che le serate si svolgevano senza alcun timore di eventuali controlli sulla capacità ricettiva della struttura, sulla somministrazione di alcolici a minori e senza operare alcuna fiscalizzazione degli incassi. Il personale, inoltre, non era regola e gli addetti alla sicurezza non iscritti nell’apposito albo. Con notevole danno, tra l’altro, per le attività in regola.

Non a caso, sempre negli ambienti della movida, stava prendendo sempre più convinzione che il locale, dove gli organizzatori ed i gestori riuscivano a collocare anche 600/700 persone a serata, sarebbe stato quello più in voga della stagione estiva 2022.

Ignorati provvedimenti emessi due anni fa da Comune e Questura

Il cerchio si è chiuso giovedì scorso. Sopralluoghi mirati e indagini sui social avevano consentito di localizzare la struttura. Da un breve controllo negli archivi della Polizia Annonaria è stata individuata la gestione del locale. Ma, ancor più grave, è stato scoprire che a carico dell’attività vi erano due provvedimenti interdittivi del 2020, tutt’oggi in vigore. Uno emesso dal Comune, di sospensione dell’attività di somministrazione, ed uno della Questura di Messina di inibizione dell’attività danzante.

Gli investigatori hanno apposto i sigilli, così come previsto dai dispositivi. Nonostante ciò, il gestore e gli organizzatori hanno violato i vincoli e aperto nuovamente. Nella serata di venerdì, quindi, è scattato un nuovo blitz da parte degli uomini dell’Annona. Dopo aver accertato la violazione dei sigilli, gli agenti hanno posto sotto sequestro giudiziario l’intera pista da ballo e ad attrezzature e ambienti su oltre 200 metri quadrati.

Sarà ora l’Autorità Giudiziaria, tempestivamente informata, a decidere se applicare ulteriori provvedimenti restrittivi. Il gestore, infatti, è stato segnalato all’Autorità per reati che vanno dalla mancanza di agibilità dei locali, alla violazione di sigilli, alla doppia inottemperanza dei provvedimenti emessi dalle Autorità preposte. IlComandante Blasco e dal suo Vicario Commissario Giovanni Giardina hanno espresso compiacimento per la brillante attività investigativa degli uomini della Polizia Annonaria coordinati dall’ispettore capo Giuseppe Cifalà, in sinergia con la squadra dell’ispettore Cosimo Peditto.

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